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«Il decreto? Un punto di partenza»

Salvatore Toma

Salvatore Toma

«Un decreto equilibrato? Io credo che questo fosse l’unico decreto possibile. Era giusto dare una risposta al territorio, partendo dal fatto che parliamo di una vertenza che è centrale rispetto alla politica nazionale». Il giudizio sul “dl 2/2023 - misure urgenti per impianti di interesse strategico nazionale”, cioè il decreto ex Ilva, è del parlamentare di Forza Italia Vito De Palma. L’esponente forzista ha avuto un incontro informale con il consiglio generale e la sezione metalmeccanica e navalmeccanica di Confindustria Taranto. Presente all’incontro anche il parlamentare di Fratelli d’Italia, Giovanni Maiorano. «Con il ministro Urso ci siamo guardati negli occhi» ha detto Maiorano «finalmente c’è un governo che affronta la questione seriamente, senza proclami e senza fare campagna elettorale. Un governo che prende decisioni anche a rischio di essere impopolare, con scelte coraggiose, di cui c’è bisogno ». Presente ovviamente anche il presidente di Confindustria Taranto, Salvatore Toma. «Siamo coinvinti che questo rappresenti un punto di partenza» le parole, a margine dell’incontro, del presidente degli inustriali tarantini, il quale si è detto «cautamente ottimista»: «Stiamo lavorando per l’accordo di programma, perchè sia la volta buona per l’acciaio green». Non solo: «Ci auguriamo che siano ristorante le aziende dell’indotto, vigileremo con il massimo dell’attenzione» ha chiarito Toma. Il rinnovo delle rsu Si sono concluse intanto le votazioni per il rinnovo delle rsu nel gruppo Acciaierie d’Italia a Taranto. Nel sito di Taranto, in cui lavorano 8.194 dipendenti (5.738 operai, 2.333 impiegati, 123 categoria Quadri) e che si estende per una superficie complessiva di circa 15,45 chilometri quadrati, ai 31 seggi predisposti all’interno dello stabilimento ha votato l’87,4% dei lavoratori (7.164). In tutto 6 le sigle sindacali in competizione, per un totale dì 63 candidati: Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil, Usb, Ugl e Fismic. Le rsu elette in tutto sono 63: 43 operai, 19 impiegati, un quadro. I risultati Il nuovo consiglio di fabbrica è composto da 23 Rappresentanze Sindacali Unitarie della Uilm, 16 della Fim Cisl, 12 dell’Usb, 11 della Fiom Cgil e uno di Ugl. I commenti al voto «Uno strepitoso risultato che non può che tradursi in un patto tra Uil e lavoratori – è il commento del coordinatore provinciale della Uil di Taranto Pietro Pallini - che ancora una volta scelgono le nostre idee e le nostre azioni. Questo straordinario sodalizio ci inorgoglisce perché è fatto d passione, serietà e forte senso d’altruismo. Un plauso alla determinazione che da sempre mette in campo la Uilm e per la quale, sulla scia del passato, i lavoratori e le lavoratrici ci consegnano oltre la responsabilità, il degno grado di rappresentanza e rappresentatività necessari per la difesa dei loro diritti. Oltre a scegliere la Uil i lavoratori hanno scelto di lanciare un netto messaggio che guarda al di là della dilagante diffusa propaganda; un messaggio chiaro verso tutti coloro che si rivelano miopi all’affermazione di un modello industriale e di progresso da terzo millennio». «La Uilm rimane sempre il primo sindacato, nonostante le tante difficoltà e circa 2.500 lavoratori in cassa integrazione» dichiara Rocco Palombella, segretario generale Uilm. «Voglio ringraziare, a nome di tutta la Fim Cisl – dichiara da parte sua Valerio D’Alò - tutti i nostri 105 candidati, i 40 scrutatori e tutti gli attivisti che hanno collaborato alla riuscita di questo importantissimo risultato che è il frutto di un lavoro avviato dalla squadra della Fim Cisl. Un grazie ai lavoratori che hanno scelto la Fim Cisl, ma soprattutto a tutti i 7.164 che hanno partecipato al voto. Un benvenuto a bordo ai nuovi delegati, grazie a chi collaborerà ancora non più nel ruolo da rsu. Ora ci aspetta un’altra fondamentale sfida: quella di rendere Acciaierie d’Italia una fabbrica ecosostenibile e competitiva rendendo al più presto operativo un nuovo piano ambientale, affinché ambiente e siderurgia non litighino più, come purtroppo avviene solo nel nostro Paese. La sicurezza e il benessere dei lavoratori deve essere al primo posto. Questo risultato e il nostro impegno futuro lo dedichiamo a lui e a tutti i lavoratori che credono e si impegnano nel sindacato. In attesa di riprendere il confronto col Governo per noi, in questa – conclude D’Alò - è fondamentale che l’azienda dia seguito agli impegni assunti in sede ministeriale, in materia di rilancio produttivo e di una migliore gestione occupazionale ». Sulla stessa lunghezza d’onda anche il segretario generale della Fim-Cisl Puglia Gianfranco Gasbarro, il segretario generale della Fim Cisl Taranto Brindisi, Michele Tamburrano e il segretario generale aggiunto Biagio Prisciano. «Un ringraziamento particolare – evidenzia Biagio Prisciano – va a tutti quei lavoratori che hanno voluto scegliere realmente da chi farsi rappresentare. Di chi fidarsi e in chi vedere un valido appoggio per il proprio futuro». «Con 12 eletti l’Usb di Taranto diventa la terza sigla sindacale all’interno dello stabilimento tarantino. Nella fabbrica più grande d’Italia, l’Unione Sindacale di Base riesce ad ottenere un risultato straordinario perché, in un momento fortemente critico e di generalizzata sfiducia nei confronti delle organizzazioni che tutelano i lavoratori, abbiamo continuato a lanciare con coraggio e determinazione, quindi senza mai cedere a minacce e compromessi, un preciso messaggio sempre e solo in difesa del lavoro sicuro, stabile e dignitoso» commenta Franco Rizzo dell’esecutivo confederale Usb, che parla di «una vittoria di tutto il nostro sindacato, ma soprattutto dei ragazzi guidati dal coordinatore Enzo Mercurio e dall’ Esecutivo Alessandro D’Amone». «La Fiom-Cgil in questa tornata elettorale cresce di un delegato e passa da 10 a 11, con una percentuale del 17%, garantendone la presenza in tutti i collegi, con un incremento tra quello degli impiegati e un’importante affermazione nell’area Laminazione in cui avremmo potuto conquistare il terzo delegato visto l’ottimo risultato raggiunto. È del tutto evidente che bisogna continuare a lavorare per rafforzare la rappresentanza della Fiom-Cgil all’interno della fabbrica per raggiungere obiettivi e traguardi che possano migliorare le condizioni dentro e fuori l’ex Ilva» dichiarano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil e Francesco Brigati, segretario generale Fiom-Cgil di Taranto. Ancora, «il lavoro di squadra ha permesso la riconferma di Alessandro Dipino in qualità di rsu. Rivolgiamo un sentito ringraziamento a chi ancora una volta ci ha voluto dar fiducia»: così il segretario confederale Ugl Taranto, Alessandro Calabrese.
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