Si è formalmente insediato ieri, mercoledì 1 marzo, il nuovo Consiglio di Amministrazione del Consorzio Asi di Taranto. Il presidente Costanzo Carrieri potrà contare sulla collaborazione e l’esperienza di Patrizia Boccuni, Fernando Antonio Castellano, Stefania Caputo e Claudio Fuggetti. «Un nuovo Consiglio di Amministrazione - si legge in una nota del Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale di Taranto - che dovrà ripartire dall’ottimo lavoro svolto dai consiglieri uscenti Angelo Bozzetto, Michele Dioguardi, Giuseppe Mastromarino e di Giuseppe Sportelli. A loro va un sentito ringraziamento perché attraverso la loro proficua collaborazione il Consorzio ha saputo fronteggiare i gravi effetti della pandemia proseguendo altresì nella sua “rivoluzione gentile”, garantendo al contempo la stabilità di bilancio e implementando del valore di circa 10 milioni euro il già cospicuo patrimonio consortile, mediante la conclusione del lungo iter iniziato con l’adesione al progetto Regionale denominato “Sirai”, con le recenti acquisizioni dell’immobile da destinare ai cartapestai di Massafra e dell’incubatore ex Cisi». «Proseguendo l’attività intrapresa che ha visto la realizzazione di opere e infrastrutture per un totale di circa 12.000.000 euro con la realizzazione degli interventi Fesr 2007-2013 Asse VI - Linea di Intervento 6.2 – Azione 6.2.1 e Azione 6.2.2 il Consorzio ha provveduto a realizzare interventi di ammodernamento e rifunzionalizzazione delle opere infrastrutturali primarie e secondarie a servizio delle proprie aree nonché ad effettuare interventi di urbanizzazione prevedendo altresì la realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura di un capannone industriale ed un sistema di videosorveglianza per garantire la sicurezza dei propri insediati». «Il Consorzio ha quindi completato alcuni interventi di riqualificazione energetica realizzati presso l’incubatore Asi ammontanti a circa 2.069.000 euro aumentandone l’efficienza e l’attrattività. Numerose difatti sono state le aziende che hanno chiesto di insediarsi nei territori Asi tanto da garantire la piena occupazione sia del complesso Resider che dell’incubatore con conseguente aumento dei ricavi di circa il 67% durante la gestione Carrieri». «L’Ente, inoltre, - continua la nota - consapevole di come l’industria della cultura rappresenti un asse portante per il nostro Sistema Paese, sia per la miriade di imprese, professionalità e competenze che vi sono coinvolte, per l’attrattività internazionale che genera, ma anche per l’effetto volano che produce su settori e ambiti attigui, ha garantito il proprio supporto alle iniziative sociali e culturali ospitando tra i propri insediati gli Archivi di Stato e l’Orchestra della Magna Grecia, punta di diamante della rinascita della città». «Riconoscendo, inoltre, quale risorsa di grande valore culturale il lavoro dei maestri cartapestai ha acquistato con un finanziamento regionale un immobile nel Comune di Massafra sì da consentire la promozione di nuove strategie di sviluppo e formare attraverso i previsti laboratori le nuove generazioni di artigiani che daranno ancor più lustro ai nostri territori. Il lavoro di questo quinquennio conclusosi ha registrato altresì molteplici iniziative a supporto delle strategie di transizione ecologica dei Soci». «L’Asi, ad esempio, stante la contiguità spaziale ed i forti legami che interconnettono gli ambiti periurbani al polo urbano principale, ha difatti progettato e presentato al Cis un piano di interventi connessi al progetto denominato “Green Belt “del Comune di Taranto. Ed ancora, accedendo a finanziamenti regionali ha proceduto alla rimozione dei rifiuti illecitamente abbandonati nelle aree industriali e provveduto, per quanto di competenza, all’illuminazione pubblica di alcune strade utili a connettere il tessuto industriale ai centri urbani. «Nelle more di tale finanziamento al fine comunque di proseguire nel progetto più ampio di riqualificazione delle aree industriali in chiave “green” il Consorzio ha concesso gratuitamente ad una società un’area verde di 1.400 metri quadrati per procedere, unitamente al Cnr Iret e Cnr Irsa ad uno studio sulla capacità di assorbimento degli inquinanti di alcune specie arbustive. Recependo le richieste del territorio, l’Asi ha inoltre attivato un tavolo con l’Autorità di Bacino per la definizione degli interventi per il superamento del vincolo idrogeologico nell’area industriale della Ss. 106 Jonica e nella zona retroportuale, in cui al momento non sono attivabili nuove attività produttive». «Questo quinquennio dunque - concludono dall’Asi di Taranto - vedrà il nuovo Consiglio di Amministrazione del Consorzio chiamato a far germogliare i semi sin qui piantati dal Cda uscente ma anche a programmare ulteriori iniziative sì da fare dell’Asi di Taranto un punto di riferimento, un propulsore di una azione culturale, propositiva per ridisegnare il modello socio-economico della provincia in favore di uno sviluppo più sostenibile e innovativo».
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