“Disco Boy” del regista esordiente, originario di Taranto, Giacomo Abbruzzese è l’unico italiano in concorso al prestigioso Festival internazionale del cinema di Berlino che si terrà dal 16 al 25 febbraio. Lo ha annunciato in conferenza stampa a Berlino il direttore artistico Carlo Chatrian. Co-prodotto dall’italiana Dugong Films con rotagonista Franz Rogowski (Undine, Freaks Out). Il film è una coproduzione Francia/Italia/Belgio/Polonia e sarà distribuito da Lucky Red. Girato tra Europa e Africa, con un cast internazionale e la colonna sonora firmata dalla stella della musica elettronica Vitalic, Disco Boy come detto segna il debutto cinematografico tra i lungometraggi del tarantino Giacomo Abbruzzese. Disco Boy racconta invece la storia di Alex, interpretato da Franz Rogowski, un giovane che si unisce alla legione straniera francese e cerca di costruirsi una nuova vita. Nato a Taranto nel 1983, Abbruzzese nel 2005 si è laureato in scienze della comunicazione all’Università degli Studi di Siena, e ha poi conseguito nel 2008 il master in Cinema, Televisione e Produzione multimediale presso l’Università di Bologna. Dopo due anni passati come fotografo tra Israele e Palestina, si è diplomato nel prestigioso centro de Le Fresnoy - Studio National des Arts Contemporains di Tourcoing, in Francia. I suoi cortometraggi sono stati selezionati e premiati in numerosi festival tra cui il Festival international du court métrage de ClermontFerrand, il Festival internazionale del cortometraggio di Oberhausen, il Palm Springs International Film Festival, la Viennale, il Tampere Film Festival, il Torino Film Festival e il Leeds International Film Festival. Proiettati alla Cinémathèque di Parigi, i suoi lavori sono stati trasmessi dalle televisioni di diversi Paesi, specialmente Francia, Italia e Svezia (France 3, Canal+, Arte, Sky Arte, SVT e Pacific Voice). È stato invitato come artista in residenza alla Cinéfondation del Festival di Cannes, alla Cité Internationale des Arts a Parigi e al Festival international du court métrage de Clermont-Ferrand. Nel 2022, per il cortometraggio/documentario America, è stato candidato ai Premi César, gli Oscar francesi. Adesso per lui il debutto tra i lungometraggi. «Penso di aver sognato tutta la vita un momento come questo» il suo commento, affidato ai social. Chatrian ha annunciato anche l’italiano “Le mura di Bergamo” nella categoria Encounters, sempre al Festival di Berlino. “Le mura di Bergamo” racconta la pandemia Covid nella città lombarda, ma anche come i momenti di crisi più drammatica abbiano cambiato le vite delle persone nei mesi successivi.
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