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Daino ucciso: quattro denunciati e sequestrati 11 fucili

Sono stati in quattro a uccidere e a macellare Bambi, il daino fuggito da un agriturismo di Torricella e che da giorni si aggirava nelle campagne di Manduria.

Oltre ai due già segnalati la settimana scorsa, ieri mattina i poliziotti del Commissariato di Manduria sono riusciti ad identificare gli altri due, di 34 e 37 anni, che avrebbero partecipato al trasporto dell’animale ucciso a bordo di un furgone bianco. Durante le indagini i polizotti, diretti dal dottor Francesco Correra, hanno ritirato in maniera cautelativa il porto d’armi al cinquantaduenne ritenuto l’autore materiale dell’uccisione del daino e posto sotto sequestro undici fucili da caccia che l’uomo aveva in uso.

Tutti devono rispondere a vario titolo di crudeltà, lesione e conseguente morte di animale. Rischiano una condanna sino a due anni e una multa che può raggiungere i 45mila euro. A contribuire al buon esito delle indagini, sono stati due animalisti manduriani, tra cui il responsabile del Wwf, Francesco Di Lauro, autori della denuncia. A quanto pare l’uccisione del daino, un’esemplare femmina di circa due anni, era stata documentata da alcuni testimoni che da lontano avevano visto il momento dell’uccisione dell’animale avvenuta mercoledì 18 ottobre in un uliveto, nelle campagne di Manduria.

Secondo il loro racconto, riferito all’attivista del Wwf, i cacciatori hanno attirato l’esemplare di daino con un frutto di melograno di cui la specie è molto ghiotta. Uno di loro avrebbe esploso a bruciapelo un colpo di fucile alla testa. Il daino è stato poi trasportato in un casolare dove sarebbe stato macellato .

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