Sono stati presentati nell’ambito del Greenbluedays forum, i “Dialoghi su Taranto”, una serie di proposte per il cambiamento. Gli autori sono i membri del comitato scientifico-culturale del Piano strategico “Taranto futuro prossimo”. Del comitato fanno parte: Caterina Bagnardi, Loreto Gesualdo, Maria Luppino, Salvatore Marzo, Giuseppe Mastronuzzi, Angelo Mellone, Armando Spataro, Angelo Tursi. Oggi ospitiamo una sintesi del contributo di Salvatore Marzo. Come è noto, la Regione Puglia con il Piano Strategico “Taranto Futuro Prossimo” vuole promuovere, assieme agli attori locali ed al Comune di Taranto, uno sviluppo innovativo ed ecosostenibile capace di stimolare un “cambiamento possibile” per la città in direzione di nuove opportunità di sviluppo socio-economico del territorio. Uno sviluppo innovativo e sostenibile capace di restituire benessere e qualità della vita durevoli nel tempo alla popolazione di Taranto. Il Piano Strategico ha come metodologia del processo la raccolta di istanze utili alla redazione dello stesso: permette di scambiare informazioni, presentare proposte e partecipare a pubblici incontri, costruendo un luogo di confronto aperto a tutti. Un’agorà dove si presentano temi per sottoporli a consultazione: ambiente, salute, infrastrutture, diversificazione produttiva e promozione d’impresa, ricerca e formazione, lavoro, cultura, servizi di cittadinanza. In questo contesto, il mio contributo in qualità di componente del comitato scientifico-culturale si propone di promuovere il territorio anche attraverso il coinvolgimento dei giovani, in particolare degli studenti, per renderli i veri protagonisti dello sviluppo della Città. A tal fine, il mio contributo si caratterizza per la presentazione di due proposte progettuali: • “Corto 2Mari – Festival del cortometraggio dei mari della Città di Taranto”, che ha già conosciuto un’articolata sperimentazione capace di fornire ottime ricadute socio-culturali tanto nei contesti scolastici, quanto nei territori della Regione Puglia che sono stati coinvolti nell’iniziativa; • “IKKOS Giochi della Magna Grecia. Sport, alimentazione e benessere”. Corto 2Mari - Festival del cortometraggio dei mari della Città di Taranto Il Festival è un progetto sperimentale che è già stato promosso e realizzato con risorse del bando MIUR-MIBACT “Cinema per la Scuola-Buone pratiche, Rassegne e Festival -A.S. 2017- 2018”. La replicabilità e lo sviluppo di questa esperienza già collaudata sul campo, arricchita da opportuni aggiornamenti e integrazioni, potrebbe declinare con successo uno dei paradigmi che caratterizzano la visione strategica per la rinascita di Taranto che vede nel Mare un suo significativo asse di sviluppo, con incisive ricadute operative sull’asse della Cultura e su quello dell’Ambiente, tre assi di sviluppo che caratterizzano - tutti insieme - la visione del Piano Strategico “Taranto futuro Prossimo”. I giovani e gli studenti del nostro territorio evidenziano una crescente consapevolezza delle criticità poste dalla grave crisi nazionale della grande industria e della siderurgia, che si riverberano pesantemente sulla comunità jonica: la Città, chiamata ad ospitare la più grande acciaieria d’Europa necessita, senza ulteriori rinvii, di implementare nuovi orizzonti di identità culturale e di crescita civile e socio-economica. Questa esigenza viene chiaramente significata dalle risultanze del Piano Strategico: a tal fine il Festival consentirà di promuovere e di diffondere la conoscenza del patrimonio marino, della sua cultura e della sua economia, una grande vocazione da sostenere per lo sviluppo di Taranto, Capitale di Mare, nel contesto operativo degli obiettivi di Europa 2030. Il progetto “Corto2Mari” si candida ad essere un prezioso attrattore e moltiplicatore di competenze legate all’innovazione digitale, con particolare riferimento alla conoscenza dei linguaggi audiovisivi, multimediali e cinematografici, i quali poi si integrano con gli strumenti della comunicazione social che sono quelli meglio conosciuti e utilizzati dagli studenti e dai giovani. In particolare, attraverso l’efficacia del linguaggio proposto, sia dagli studenti che dai rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni, del mondo del lavoro e dell’impresa di settore, il progetto “Corto2Mari” si propone di valorizzare la risorsa del mare, intesa come talassocrazia: il “governo del mare” diviene uno strumento insostituibile per fare conoscere e fare apprezzare - a tutto tondo - le eccellenze storico-culturali, artistiche, archeologiche, ambientali, etnografiche, demo-antropologiche di Taranto e del territorio jonico, in ambito locale, nazionale ed internazionale in occasione dei XX Giochi del Mediterraneo Taranto 2026. La realizzazione del Festival contribuisce, attraverso l’efficace linguaggio audiovisivo, multimediale e cinematografico, a rilanciare lo scenario di cambiamento e di trasformazione della Città di Taranto e del suo territorio. Il Festival persegue questo scopo valorizzando le potenzialità capaci di concorrere ad operare questo cambiamento, da tempo atteso dalla comunità. Una valorizzazione incentrata su beni preziosi della Città, materiali e immateriali, come la scuola, i suoi giovani, il mare e il suo habitat, la loro storia e il loro futuro. Si propone che i partecipanti al Festival siano le comunità scolastiche unitamente ai rappresentanti pugliesi di associazioni, enti ed istituzioni, mondo del lavoro, della formazione e dell’impresa del settore mare. In tal modo, “Corto 2Mari” lavorerà su estesi “vivai” di studenti e di laboratori scolastici multimediali che, opportunamente sostenuti dai Docenti, dal personale scolastico e dalle famiglie, saranno messi in contatto con maestranze, tecnici, attori, autori e registi affermati del mondo del cinema e della comunicazione per condividere contenuti ed esperienze di vita, personali e professionali - nel contesto di un grande scenario di crescita e di sviluppo sostenibile - attraverso la realizzazione dei cortometraggi partecipanti al Festival. Al fine di avviare il progetto sarà necessario strutturare un “Gruppo Operativo di Lavoro” costituito da rappresentanti dell’ex Provveditorato agli Studi di Taranto (ora denominato USR Puglia-Ufficio VII-Taranto), dello IAMC-CNR (Istituto Talassografico) di Taranto, del Comune di Taranto, dell’Autorità del Sistema Portuale del Mare Jonio, del Comando Marittimo Sud, della Regione Puglia, da rappresentanti dell’ Apulia Film Commission e dai rappresentanti di alcune scuole del territorio jonico, affinché il Festival sia un motore per costruire e consolidare un sistema formativo integrato tra scuole, istituzioni, associazioni ed imprese, capace di individuare un virtuoso processo di crescita e di sviluppo culturale e socio-economico. In tal modo, lo sviluppo di questa “osmosi esperienziale scuola- territorio” contribuirà ad arricchire il percorso formativo dei giovani e degli studenti e le loro competenze trasversali, utili e funzionali anche per l’accesso al mondo del lavoro e, più in generale, per partecipare attivamente alla costruzione di una società più equa, inclusiva ed ecosostenibile. Si propone di strutturare il Festival in tre giornate da svolgersi in un cinema/teatro di Taranto nella seconda metà del mese di maggio (un periodo intercorrente tra la fine delle festività del Santo Patrono e l’approssimarsi della conclusione dell’anno scolastico, con un posizionamento utile a sostenere l’avvio della stagione estiva del territorio jonico). Nel corso delle giornate saranno proiettate i cortometraggi finalisti inviati dalle scuole e quelli fuori concorso inviati dalle associazioni, enti, istituzioni e imprese di settore. Le proiezioni saranno intervallate sia da brevi ed efficaci reading di letture aventi come argomento il mare, sia da performance musicali curate, in un caso come nell’altro, da studenti delle scuole partecipanti con il supporto di professionisti. Qualora si decidesse di istituzionalizzare il Festival con edizioni successive, la raccolta periodica dei cortometraggi andrebbe a costituire un vero e proprio “Archivio cinematografico del mare”, che arricchirebbe indubbiamente le attività e il protagonismo di Taranto Capitale di Mare. Taranto e la Terra Jonica hanno sempre legato il loro destino al mare. La prima fondazione di Taranto avvenne ad opera di giovani spartani venuti dal mar della Grecia. Dopo che Taranto fu distrutta per mano saracena (927 d.C.), la seconda fondazione di Taranto avvenne, dopo 40 anni di abbandono, per opera dei Bizantini (967 d.C.) guidati da Niceforo II Foca. La terza fondazione di Taranto accadde dopo che un maremoto (1883) mise in ginocchio la città e tutte le attività produttive legate al mare e alla pesca: dopo pochi mesi dalla tragedia, fu avviata la costruzione del grande Arsenale Marittimo Militare, creando straordinarie opportunità di lavoro per i giovani. Per una strana dinamica della storia, dopo una grave crisi della città e del territorio jonico c’è sempre stata una rinascita. Anche oggi, la crisi industriale dell’area jonico-tarantina potrebbe essere risolta da un’altra rifondazione, la quarta fondazione legata, come evidenziato nel piano strategico, ai fattori che costituiscono la base della visione strategica della rinascita di Taranto: mare, ambiente, cultura. Una nuova rinascita articolata e complessa, che per essere realizzata necessita del protagonismo della “meglio gioventù” tarantina e dei loro linguaggi multimediali per valorizzare: • il porto militare e commerciale, sostenuto dallo sviluppo delle aree e dai servizi portuali e retroportuali; • la dimensione turistico-culturale delle aree dismesse dell’Arsenale Marittimo Militare, cosi come istituzionalmente formalizzato dal D.L n.1/2015; • il turismo marittimo da crociera, nautico e da diporto di tutto l’arco jonico; • le attività di pesca, maricoltura e itticoltura; • la flora e la fauna dei mari di Taranto e del suo Golfo; • il recupero ambientale e produttivo del Mar Piccolo, con l’annessa Riserva naturale regionale “Palude la vela”, un’oasi che sorge tra Conventi e Masserie, dove gli uccelli migratori, come gli aironi e i fenicotteri, trovano casa; • il pieno recupero di Taranto Vecchia, i cui vicoli - come gigantesche feritoie - aprono ampi squarci di vedute sul le acque dei due Mari, il Mar Piccolo ed il Mar Grande, lasciando che all’orizzonte si staglino, ormeggiati come velieri, le isole Cheradi, bisognose anch’esse di essere tutelate e valorizzate. La lussureggiante isola di S.Pietro che affianca e quasi protegge la più piccola isola di S. Paolo - lì dove il generale napoleonico Choderlos de Laclos, autore del famoso romanzo “Le relazioni pericolose” trovò solenne sepoltura - sembra richiamarci quotidianamente, con il suo affaccio sulla rada, a questo impegno. Ikkos. Giochi della Magna Grecia: sport, alimentazione, benessere Il progetto, volto a rendere più consapevole il territorio delle sue origini legate all’antichità classica anche in vista dei XX Giochi del Mediterraneo, intende valorizzare l’identità storico-culturale del nostro territorio, che affonda le sue radici nella Megàle Ellàs, quel pezzo di Grande Grecia in terra straniera, esito della colonizzazione fiorita in riva allo Jonio, che a partire dall’VIII secolo a.C. creò centri di intensa vita culturale e artistica. La proposta progettuale coinvolge saperi e vissuti non solo in ambito sportivo, ma anche umanistico, artistico e scientifico, con campi esperienziali anche nel settore enogastronomico. Il progetto si struttura come una competizione sportiva in cui si svolgono gli antichi sport e, proprio in occasione della prossima realizzazione dei Giochi del Mediterraneo, la proposta progettuale si candida ad essere, tanto sul piano conoscitivo che su quello esperienziale, una preziosa occasione per rivivere le performance atletiche, unitamente ad aspetti significativi degli usi e dei costumi, di quella splendida civiltà della Magna Grecia che ha trasmesso la sua cultura non solo a Roma ma anche al Mediterraneo e all’intera Europa. Icco di Taranto (in greco antico: Ἴκκος) nato nel V secolo a.C. è stato medico e atleta greco, ginnasiarca e maestro dei più valenti ginnasti della sua epoca. Figlio di Nicolaide, visse a Taranto nel periodo di maggiore floridezza della città e divenne rettore del famoso Ginnasio della polis. Nulla ci resta di lui, se non pochi cenni di Platone, che fu quasi un suo contemporaneo, nel Protagora e ne Le Leggi di Claudio Eliano; di Pausania; di Eustazio di Epifane e di Stefano Bizantino. Icco fu un famosissimo atleta, vincitore del pentathlon nella 77ª Olimpiade (472 a.C.), e per tal motivo gli venne dedicato un monumento nel tempio di Era ad Olimpia. È da ritenersi il fondatore della ginnastica medica e della dieta atletica: intuì per primo la grande influenza della ginnastica sulla medicina e sulla dietetica, pose l’alimentazione alla base della preparazione atletica e applicò questi principi nella palestra del ginnasio, principi poi svolti ampiamente da Erodico, al quale si attribuisce erroneamente il merito di essere stato il fondatore della ginnastica medica. I Giochi di “Iκκος” saranno l’occasione per rievocare gli aspetti salienti dei giochi sportivi antichi. L’evento si strutturerà attraverso una cerimonia di inaugurazione che prevede: l’investitura degli atleti, l’ingresso del Tedoforo e accensione della fiamma dei Giochi, la declamazione dell’avvio dei Giochi, l’investitura dei giudici, la processione degli atleti. Nel corso della manifestazione si disputeranno le gare di pentathlon che includeranno la corsa semplice, il salto in lungo con halteres, il lancio del disco, la corsa a distanza doppia, il lancio del giavellotto. Inoltre, si esibiranno rappresentanti della associazioni sportive professioniste dei territori coinvolti nella lotta, nel pugilato e nel pancrazio: erano queste, infatti, le gare che prevedevano nei giochi olimpici uno scontro fisico (agoni pesanti). Durante lo svolgimento dei Giochi della Magna Grecia proposti dal progetto, saranno operativi dei laboratori ludici, dove alcuni docenti ed esperti o rappresentanti di associazioni collaboreranno con gli studenti di tutte le età per lo svolgimento e la rievocazione di giochi di antica origine. Entrambe le proposte progettuali: “Corto 2Mari - Festival del cortometraggio dei mari della città di Taranto” e “Ikkos. Giochi della Magna Grecia: sport, alimentazione, benessere”, per la loro valenza intergenerazionale (vi prendono parte persone di tutte e età), partecipata (le proposte progettuali si caratterizzano per il coinvolgimento attivo dei partecipanti e degli spettatori) ed inclusiva (tutti possono partecipare, nessuno escluso), hanno l’obiettivo di mettere al centro il protagonismo della cittadinanza tarantina e di quella pugliese, impegnate – con competenza, passione e determinazione - nella costruzione di Progetti di Comunità. Salvatore Marzo già Dirigente Scolastico Liceo Aristosseno
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