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Furto alla Biblioteca “Motolese”. Trafugati computer, impianto acustico e arredi

Furto alla Biblioteca “Motolese”

Furto alla Biblioteca “Motolese”

Furto nella Biblioteca “Marco Motolese”, in via Lisippo, nel quartiere Tamburi, sede della omonima Associazione culturale che opera da decenni a Taranto per la promozione e la diffusione della cultura, con una particolare attenzione ai giovani. Più che un furto si è trattato di un autentico “trasloco” in quanto i ladri hanno trafugato, oltre ai computer, anche numerosi arredi e suppellettili (poltrone, sedie, lampade) e l’impianto acustico usato per le manifestazioni, formato da due casse audio professionali su aste di sostegno di due metri, nonché una stufa usata dai volontari non essendoci l’impianto di riscaldamento e, una nota di colore, persino il tappo di un lavandino. L’unica cosa che non ha attirato l’attenzione dei ladri è stato il notevole patrimonio librario accumulato negli anni dalla presidente Carmen Galluzzo Motolese grazie a donazioni di istituzioni e stakeholder del territorio: non è stato portato via un solo libro. L’episodio è ancora più increscioso in quanto da anni la Biblioteca “Marco Motolese” rappresenta un presidio culturale nel quartiere salito agli onori della cronaca per episodi, ultimo in ordine di tempo quello dei vandalismi della serata di Halloween, che dimostrano la necessità assoluta di una azione che tenda alla diffusione della cultura, quella della legalità in primis. Proprio per questo, pur quanto amareggiata, la presidente dell’Associazione “Marco Motolese”, la professoressa Carmen Galluzzo Motolese, lancia un appello alla comunità: “Ho donato lavoro e volontariato, ho dedicato al quartiere Tamburi la mia vita credendo di poter sostenere i ragazzi nella loro crescita, non solo culturale, ma soprattutto quella umana e ricca di valori. Malgrado questo duro colpo, resisteremo e continueremo a lottare per un altro mondo. E ci sentiremmo più forti se potessimo sentire una solidarietà della comunità che ci permetterebbe di avere un riconoscimento per andare avanti nel nostro lavoro culturale militante. Per ricomperare ciò che ci hanno tolto serve l’appoggio di tutti. Per questo chiediamo alla nostra comunità, ai nostri sostenitori, a coloro che credono nel nostro lavoro un sostegno. Grazie alla vostra solidarietà potremmo trasformare un momento di debolezza in un momento di forza superando in poco tempo i danni subìti ricomprando quanto ci è stato rubato”. La professoressa Carmen Galluzzo Motolese ha concluso affermando che “ogni euro, ogni somma che ci donerete oltre a ripagare il danno ci consentirà di rilanciare con più forza i nostri progetti fiaccati da questo duro colpo, oltre che da questi mesi di pandemia, di apportare piccole migliorie strutturali alla biblioteca che subì anche, tre o quattro anni fa un vandalico atto di rottura vetrate e non ancora risistemate e soprattutto di investire in iniziative culturali per i nostri giovani già da noi sostenuti anche con borse di studio oltre al sostegno che facciamo da più anni a famiglie bisognose”. Per eventuali donazioni contattare Carmen Galluzzo Motolese al cellulare 3495035488. E’ già arrivata la solidarietà del Centro Servizi Volontariato “La biblioteca, da anni rappresenta un punto di riferimento per tutti quei cittadini che intendono fare della cultura lo strumento di crescita e di inclusione sociale- si legge nella nota- intitolata alla memoria di Marco, il figlio di Carmen Galluzzo Motolese prematuramente scomparso, la struttura è un piccolo miracolo”. Solidarietà espressa anche dal consigliere regionale Michele Mazzarano: “Sono dispiaciuto per l’atto riprovevole in sé – scrive Mazzarano - ma ancor di più perché so con quanta dedizione la presidente Carmen Galluzzo Motolese, abbia avviato diversi anni fa questa significativa attività culturale”.
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