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Articolo completo / Anziano picchiato e rapinato in casa: preso il malvivente

Anziano picchiato e rapinato in casa: preso il secondo uomo. E’ un insospettabile operaio.

I carabinieri della Stazione di Statte hanno arrestato Antonio Montervino ventitrè anni, incensurato, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Taranto, dott. Giuseppe Tom-masino, su richiesta del sostituto procuratore, dott. Enrico Bruschi.
I magistrati, concordando con le risultanze investigative dei carabinieri, hanno ritenuto sussistenti gravi indizi di colpevolezza nei confronti del giovane per i reati di rapina, lesioni personali e sequestro di persona.

Per l’accusa quindi Montervino avrebbe rapinato un 71enne stattese, insieme ad un complice, già arrestato il 5 novembre scorso in esecuzione di un  provvedimento emesso dall’autorità giudiziaria.

La vittima, a marzo del 2015, mentre si trovava in casa, ha aperto la porta a due giovani sconosciuti, con il volto parzialmente coperto da cappucci, i quali una volta entrati nell’abitazione, lo hanno colpito al capo e alla schiena, utilizzando la gamba di un tavolino e procurandogli delle lesioni, per fortuna, lievi.

I due malviventi poichè l’anziano non aveva soldi   si sono impossessati di un computer portatile di proprietà del  figlio del malcapitato. I malfattori dopo aver rinchiuso il malcapitato in una stanza della casa si sono dileguati. La vittima è stata liberata e soccorsa mezz’ora dopo da alcuni vicini, accorsi nell’abitazione  poiché richiamati dalle sue grida di aiuto.

Le indagini proseguite, anche dopo l’arresto di uno dei responsabile, dai militari della locale Stazione con la collaborazione del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Massafra, hanno permesso di acquisire prove  anche a carico del secondo autore della rapina , nei cui confronti ieri è stata eseguita la misura cautelare, chiudendo così il cerchio sulla vicenda.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato condotto nella  casa circondariale di Taranto, a disposizione del giudice per le indagini preliminari in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

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