La processione della Madonna delle Grazie a San Marzano
Entra nel vivo la stagione delle feste patronali. Talsano e la Madonna delle Grazie Come tradizione, nella prima domenica di luglio, Talsano onora la Patrona, la Madonna delle Grazie secondo un programma di iniziative stilato dal parroco don Pasquale Laporta e dall’apposito comitato. La statua della Vergine, domenica 26 giugno, è stata portata processionalmente dalla chiesa-rettoria di via Domenico Savino nel santuario di Nostra Signora di Fatima dove rimarrà esposta per tutta la durata dei festeggiamenti. Domani domenica 3, celebrazioni eucaristiche si terranno alle ore 8 e alle ore 10. In serata alle ore 18 l’arcivescovo mons. Filippo Santoro presiederà la santa messa solenne. Al termine, alle ore 19.30 circa, ci sarà la processione per le strade di Talsano con la partecipazione di tutte le realtà ecclesiali del quartiere e delle confraternite nell’abito di rito: a quella del Rosario spetterà l’onore di portare a spalla la statua della Madonna. Le vie lungo il percorso saranno addobbate dai devoti con luci e fiori; presterà servizio la banda musicale “Città di Crispiano”. Al rientro, attorno alle ore 21.30, sul sagrato, ci sarà lo spettacolo della cover band dei Nomadi “Energia Nomade”. Lunedì 4, alle ore 19 santa messa; alle 21.30, sul sagrato, concerto della “321 Zero”, tribute band di Renato Zero. Alle ore 23.45, conclusione della festa con spettacolo pirotecnico nei pressi del santuario. Durante i festeggiamenti, ricche luminarie saranno predisposte sul corso principale dove funzionerà il tradizionale mercatino. Domenica 10, infine, dopo la santa messa vespertina delle ore 19, alle ore 20 la statua della celeste Patrona, portata a spalla dai giovani della parrocchia, tornerà in processione nella chiesa-rettoria di via Savino, intitolata a Santa Maria di Talsano, dove è venerata per tutto l’anno. Sarà l’occasione per visitare questa graziosa chiesetta che, secondo lo storico De Vincentis, sarebbe stata edificata come badia nel 1350 dai padri basiliani greci, attorno alla quale sorse il primo nucleo di Talsano. La chiesetta fu poi ampliata e restaurata nel 1845 dall’allora re di Napoli Ferdinando II, come attesta una lapide murata nel luogo di culto. Nel 1973, allora in stato di abbandono, la chiesetta fu visitata dai ladri che asportarono, fra l’altro, un quadro di inestimabile valore raffigurante la Madonna di Costantinopoli, giunta dall’Oriente nell’ottavo secolo. Il 25 marzo del 2017 il rettore mons. Antonio Caforio provvide a far giungere un nuovo quadro della Madonna di Costantinopoli, realizzato dall’artista Gianluigi Marzo, sacerdote della diocesi di Ugento, attualmente esposto solennemente al posto di quello trafugato. San Marzano, festa al santuario rupestre Oggi, sabato 2 luglio San Marzano festeggia la compatrona, Maria SS.ma delle Grazie, nell’omonimo santuario a circa tre chilometri dal paese. Stamane, sveglia prima dell’alba per i devoti che parteciperanno numerosi al tradizionale pellegrinaggio a piedi dal paese al santuario con le autorità civili e religiose e la partecipazione di molti fedeli provenienti dai centri vicini. Il raduno è alle ore 5 davanti alla chiesa madre con arrivo alle ore 6.30 al santuario rupestre per la santa messa celebrata dal parroco don Cosimo Rodia; altre celebrazioni eucaristiche si terranno alle ore 10 e alle ore 20 in parrocchia e alle ore 19 nuovamente al santuario. I festeggiamenti esterni, nella cornice delle luminarie approntate dalla ditta Perrotta di Squinzano, prevedono alle ore 20.30, in zona santuario il concerto della grande orchestra di fiati lirico-sinfonica “Musicisti Jonici” diretta dal m. Giuseppe D’Elia e alle ore 22 i fuochi pirotecnici della ditta D’Oronzo da Guagnano. La chiesa si affaccia su una lama del territorio, in uno splendido scenario di gravine; la lama profonda circa cinque metri nel punto più alto, suggestiva e particolare, è caratterizzata dalla presenza di molte grotte di varie dimensioni che si aprono sui costoni. La chiesa ipogea pare sia stata caratterizzata da diversi periodi di costruzione: il primo fino al secolo XV con la dedicazione a San Giorgio, il secondo dal XVI ai nostri giorni dedicato alla Madonna delle Grazie, anche se la chiesa viene ufficialmente citata in un documento del 1709. L’ipogeo ha forma approssimativamente quadrangolare, dalle mura caratterizzate dalla presenza di segni che inducono a un mutevole scenario spaziale e liturgico. Infatti ci sono tre accessi diversi (oggi ristrutturati): due si affacciano sulla lama e uno collega l’ipogeo con la chiesa soprastante. L’elemento principale è l’affresco della Vergine con Bambino al quale fu attribuito un significato miracoloso, inizialmente limitato al volto di Maria e del Bambino mentre più recentemente si è risaliti alla raffigurazione completa. La chiesa sovrastante è di recente costruzione e custodisce il simulacro della Madonna delle Grazie, probabilmente del 1800.
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