Nel cuore del Borgo un centro estetico trasformato in casa a luci rosse. Mirata attività di contrasto allo sfruttamento della prostituzione da parfte dei polizotti della Squadra Mobile i quali , nel corso delle ultime settimane aveva messo sotto ossrvazione, un centro estetico situato al piano ammezzato di uno stabile ubicato in corso Umberto. I sospetti degli investigatori della Questura di trovarsi in presenza di una casa d’appuntamento , aveva preso sempre più corpo, dopo che era stato notato durante i pazienti servizi di appostamento, un frequente arrivo di uomini. Tutti i presunti clienti accedevano nel centro massaggi, usando sempre lo stesso modus operandi. Come annotato dai poliziotti in borghese della Mobile , questi ultimi arrivavano davanti al centro e, dopo aver ricevuto una telefonata, si avvicinavano prima al citofono per poi entrare nel locale a luci rosse. Dopo alcune ore di appostamento, durante le quali erano stati visti entrare alcuni “clienti”, gli agenti della Squadra Mobile hanno atteso il momento oppportuno per procedere ad una accurata perquisizione domiciliare. All’interno del centro massaggi gli investigatori hanno trovato cinque donne, di cui una di nazionalità spagnola, le quali, si sono mostrate poco collaborative. Non sono state, infatti in grado di fornire una credibile giustificazione circa la loro presenza all’interno del centro estetico che era stato trasformato in casa d’appuntamento. Oltre ai locali ben arredati ed alle luci soffuse e alla musica di sottofondo, i poliziotti hanno anche notato in alcuni cestini per rifiuti dei profilattici usati, tangibile segno della presunta attività di prostituzione. Inoltre, l’uomo visto entrare pochi minuti prima all’interno dei locali, è stato trovato in una delle stanze mentre frettolosamente cercava di rivestirsi. L’utenza cellulare della titolare, una tarantina di 40 anni, è stata trovata in alcuni annunci pubblicati su siti on line di incontri. La quarantenne , dopo la trasmissione degli atti alla locale Procura, è stata denunciata in stato di libertà per il reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Il centro massaggi, come disposto dall’autorità giudiziaria jonica, è stato posta sotto sequestro con l’apposizione dei sigilli.
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