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Il “Paisiello” diventa Conservatorio statale

Il Paisiello

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Questa volta è vero. L’Istituto “Giovanni Paisiello” di Taranto diventa Conservatorio statale, confermando la vocazione ad essere la prima, vera, autonoma Università di Taranto. Lo scorso martedì 24 maggio è infatti arrivato il sospiratissimo disco verde da parte della Commissione interministeriale composta da Mur (Mimnistero Università e Ricerca), Mef (Ministero Economia e Finanza) e Funzione Pubblica. Un passaggio fondamentale, il “parere favorevole” della Commissione, che rende non reversibile la cosiddetta “statizzazione” e non lascia più dubbi sulla trasformazione del Paisiello da Conservatorio non statale a Conservatorio statale. I Conservatori sono equiparati alle Università, e dal 1999 il Paisiello di Taranto era comunque nel gotha degli istituti di questo tipo; ma è chiaro che l’inserimento nel novero dei Consevatori di Stato garantisce un futuro senza più quelle incertezze che pure hanno caratterizzato in passato la vita dell’istituzione e certifica anche ‘burocraticamente’ la valenza nazionale del Paisiello. IL DECRETO DEL 2017 Già nel 2017 un decreto legge sembrava aver spianato la strada ad una rapida statizzazione, ma una modifica in sede di conversione in legge ha finito per allungare, e non di poco, i tempi. Eppure questo non ha pregiudicato l’attività didattica, andata sempre avanti con risultati importanti: negli ultimi cinque anni sono stati 190 i diplomi di laurea, validi a tutti gli effetti, conseguiti dagli studenti che hanno frequentato a Taranto, nella storica sede ampliata e ristrutturata di via Duomo in Città Vecchia. A gennaio 2020, poi, il parere della Commissione pareva in dirittura d’arrivo; ma - complice anche la pandemia - il processo si è fermato ancora, sino ad arrivare a gennaio 2022 quando la stessa Commissione ha chiesto ai diciassette istituti italiani in attesa di giudizio un supplemento di documentazione. Il Paisiello si è fatto trovare pronto ed è arrivato non solo il parere favorevole ma anche la conferma dell’autonomia dell’istituto tarantino: altri conservatori infatti hanno dovuto federarsi per poter conseguire la statizzazione. LA BUONA BATTAGLIA «Diciamo che ne è valsa la pena, aspettare così tanto»: il maestro Gabriele Maggi, direttore del Conservatorio, riesce a scherzarci un po’ su. Ma la sua emozione - giustificatissima - traspare, perchè diventare a tutti gli effetti un Conservatorio di Stato è un traguardo importantissimo per l’istituto - e per la città che lo ospita. «È una gioia immensa» aggiunge Maggi a Taranto Buonasera «abbiamo evitato che Taranto perdesse un altro gioello. Si è vinta una battaglia bella e importante, preservando la nostra autonomia». Diversi fattori hanno permesso di avere l’ok della Commissione interministriale ed evitare accorpamenti con altre sedi: i risultati didattici, l’assenza di debiti, una sede di alto livello e recentemente rimodernata. «Dobbiamo ringraziare il prof. Domenico Rana, presidente dell’Istituto, il corpo docente, gli studenti, le famiglie: questo risultato è il risultato di tutti» dice Maggi. I prossimi passaggi sono di natura tecnico-amministrativa, ma il procedimento non prevede ‘rischi’ di ulteriori problemi: dopo la firma della convenzione tra Stato e Ente Provincia per l’immobile, verrà emanato il decreto e, senza alcun dubbio, dal prossimo anno accademico che comincerà il primo novembre Taranto avrà il suo Conservatorio statale Giovanni Paisiello. E magari la città riscoprirà, più di quanto è stato già fatto, l’orgoglio di aver dato i natali ad un genio musicale assoluto. UN GENIO TARANTINO «Paisiello è davvero noto e amato in ogni parte del mondo da un pubblico trasversale» ricorda Maggi. «In Russia, dove ha lavorato alla corte di Caterina II, Paisiello è assolutamente un mito; nei paesi anglosassoni è materia di studio». Proprio in queste settimane in America ed in Gran Bretagna in vetta alle classifiche c’è il quinto album degli inglesi Florence and The Machine, la cui frontwoman Florence Welch nel 2019 - in una intervista ad Harper’s Bazaar - aveva inserito proprio Giovanni Paisiello nel suo personale ed eterogeneo pantheon musicale insieme a Patti Smith e Kurt Cobain. IL “PAREGGIAMENTO” La storia dell’istituto che oggi ne porta il nome inizia nel 1927 quando un gruppo di giovani musicisti mette su, al numero 40 di via Margherita a Taranto, una scuola musicale privata, composta dalle sole classi di violino e pianoforte. Due anni dopo quello che già si chiama Liceo Musicale Giovanni Paisiello diventa provinciale ed il primo gennaio ‘45 l’Amministrazione Provinciale di Taranto ne assume la gestione diretta. Prima di quella per la statizzazione, ci fu un’altra battaglia: quella per il “pareggiamento”, andata avanti dal 1948 al 1960. Una prima, importante svolta, sino ai giorni nostri e all’orgoglio di essere Conservatorio di Stato. Grande gioia è stata espressa tra gli altri dal Comitato per la Qualità della Vita.
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