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02 Marzo 2015 - 16:06
Associazione per delinquere finalizzata alla truffa nei confronti delle assicurazioni: otto arresti.
E’ scattato all’alba di questa mattina il blitz degli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Taranto, in collaborazione con la Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale per la Puglia, che ha dato esecuzione a otto ordinanze di custodia cautelare a carico di altrettanti soggetti residenti nelle provincie di Taranto.
Gli arrestati sono indagati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa a danno di numerosissime compagnie assicurative quali: Allianz Spa, Generali Spa, Charti SA, Ubi Assicurazioni, Augusta Assicurazioni, Fondiaria Sai Assicurazioni, Italiana Assicurazioni, GenyaLloyd Ass, Axa Assicurazioni, Milano Assicurazioni, Carige Assicurazioni, Groupama Assicurazioni, Milano Assicurazioni, Sara Assicurazione, HDI-Inchiaro Assicurazioni, Genertel spa Assicurazioni, Assimoco Assicurazioni, Assitalia Assicurazioni.
L’attività investigativa posta in essere dal personale della Squadra di P.G. della Sezione Polizia Stradale di Taranto, diretta dal vice questore aggiunto Giacomo Mazzotta e dal sov. Jacopo Miglietta, ha avuto inizio nel ottobre 2010 a seguito della querela proposta da Allianz Assicurazioni presso la Procura della Repubblica di Taranto in riferimento a due incidenti, denunciati come accaduti l’1 aprile 2009 e il 4 agosto dello stesso anno.
Nella querela, la compagnia ha segnalato che gli esiti delle “tac” prodotti a supporto delle richieste risarcitorie avanzate da due soggetti, coinvolti nei due distinti sinistri, risultavano identici.
La Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale, nel dicembre 2010, ha avviato una complessa attività investigativa.
Le indagini supportate dalle intercettazioni telefoniche e ambientali - come spiegato nel corso della conferenza stampa di stamattina - hanno portato alla luce l’esistenza di un gruppo stabilmente dedito all’illecita, ed estremamente redditizia, attività di organizzazione di falsi sinistri stradali; l’associazione a delinquere, capeggiata da Saverio Palumbo, poteva contare all’interno dell’Ospedale Ss. Annunziata di Taranto dell’apporto stabile ed essenziale di Cosimo Ruggieri, con compiti di ausiliario, e di Giuseppe Ax, dirigente tecnico radiologo presso lo stesso nosocomio nonché di Vito Antonio Liddi, operatore volontario dell’associazione “La Misericordia”, con compiti di autista di ambulanze.
Essenziale per la riuscita del piano criminoso, si è dimostrato l’apporto dato all’organizzazione dagli avvocati Andrea Tagliente e Gianfranco Trani, che avvalendosi delle loro capacità tecnico-giuridiche venivano incaricati e coordinavano, per l’organizzazione, le pratiche risarcitorie dei falsi sinistri. Gli stessi “istruivano” i soggetti, coinvolti nei falsi sinistri, durante l’iter risarcitorio e nei momenti di criticità vissuti dall’organizzazione nella fase culminante dell’attività investigativa.
Il sodalizio criminoso si completa con le figure di Girolamo Nodello e Vincenzo Aiello, all’epoca dei fatti dipendente di una nota farmacia di Taranto, che partecipavano in prima persona a numerose pratiche risarcitorie e procacciavano altri soggetti da utilizzarsi nei falsi sinistri stradali.
Nelle more dell’attività investigativa sono stati effettuati dalla Squadra di Polizia Giudiziaria numerosi servizi di osservazione e di pedinamento nei pressi, e all’interno, sia del Pronto Soccorso che del reparto di Radiologia dell’ospedale Ss. Annunziata di Taranto, che hanno consentito di documentare numerosi accessi di sodali impegnati nel procacciamento dei primi referti medici (finalizzati ad istruire la pratica risarcitoria) e nella successiva gestione degli esami strumentali (tac, risonanze ed ecografie) .
Le indagini hanno colto in modo chiaro ed esaustivo il modus operandi ed i meccanismi, tutti ampiamente collaudati, dell’organizzazione criminale, a conferma della sua operatività protrattasi da e per diverso tempo in modo “professionale” (così come amavano raccontare gli stessi soggetti intercettati).
Sintomatico appariva il linguaggio criptato utilizzato dall’organizzazione, che indicava con il termine “partita di calcio” la data dell’accesso in Pronto Soccorso, con il termine “allenatore” il medico di turno che avrebbe rilasciato il referto e con il termine “maglietta” il referto medico.
Un ruolo determinante nell’organizzazione veniva svolto dal capo tecnico radiologo, in servizio nel reparto di radiologia del SS. Annunziata di Taranto, il quale predisponeva esami diagnostici contraffatti (Tac ed ecografie), da utilizzarsi nell’evoluzione della pratica risarcitoria, al fine di supportare la stessa con il consequenziale aggravamento della prognosi.
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