Ferimento di Lido Azzurro: la Polizia di Stato ha fermato il presunto autore. Avrebbe “gambizzato” per gelosia il 33enne M.E. Gli investigatori della Squadra Mobile hanno chiuso in brevissimo tempo le indagini sulla sparatoria avvenuta nella mattinata del 12 settembre scorso nei pressi di un maneggio di Lido Azzurro. Fabrizio Maggi, tarantino di 49 anni, resosi irreperibile subito dopo l’agguato a colpi di pistola, costretto da una intensa attività d’indagine finalizzata alla sua cattura, non ha potuto far altro che presentarsi volontariamente martedì pomeriggio in compagnia del suo difensore, l’avvocato Claudio Petrone, negli uffici della Questura. Le indagini hanno fatto così emergere lo scenario nel quale si è maturato il ferimento. L’indagato, che ha un cavallo presso un maneggio di Lido Azzurro dove lavora il 33enne, da qualche giorno era alla sua ricerca perché aveva avuto la “colpa”, a suo parere, di aver chiesto l’amicizia su Facebook alla sua compagna. Nella mattinata di lunedì scorso, intorno all’ora di pranzo, il 49enne è riuscito a rintracciare E.M. prima presso una salumeria della zona e, non riuscendo ad avere un confronto diretto, lo ha raggiunto a bordo della sua moto, una Yamaha Majesty, presso il maneggio, esp.odendo tre colpi di pistola calibro 7.62 X25 che lo hanno centrato ad entrambe le gambe. Dopo l’agguato, Maggi ha abbandonato la sua moto, ritrovata dai poliziotti, e ha continuato la sua fuga a bordo della sua auto, facendo perdere le tracce, fino a martedì pomeriggio quando, ormai braccato dalla Polizia di Stato, ha deciso di costituirsi. E’accusato di tentato omicidio aggravato, detenzione e porto illegale di arma da fuoco, minacce gravi e spari in luogo pubblico. Dopo le formalità di rito il 49enne è stato accompagnato presso la locale casa circondariale.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Buonasera24
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo