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CONTROVERSO
21 Novembre 2025 - 06:00
"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.
Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:
Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica.
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La Poesia del Giorno, di venerdì 21 novembre 2025, è:
L'ULTIMO EROE
di SERGIO TARDETTI da Gubbio (PG)
E infine anche l'ultimo eroe fu sepolto
Non ci sarebbero stati altri eroi da celebrare
Né altri ancora da onorare ad ogni festa
Solo una tomba su cui piangere e pregare
E un nome vuoto consumato dai ricordi
E quelli che lo accompagnavano, assorti
Nei loro futili pensieri, si sforzavano di ricordare
Quando e dove l'avessero conosciuto, cosa
Si fossero detti e perché, e come accadde
Che quell'uomo comune fosse asceso al cielo
Di quelli che chiamano eroi. “Niente è impossibile
Nella vita”, pensarono, e subito il pensiero
Si fece cuore e corpo, anima e materia, intelligenza
E desiderio di inseguire un sogno, sospeso
Tra la notte e l'alba, pronto a esistere per sempre
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Recensione
Questa poesia parla del momento in cui un uomo “qualsiasi” viene ricordato come un eroe, e di come la memoria di chi resta tenti di dare un senso alla sua vita. Sergio Tardetti racconta una scena silenziosa e intensa: una tomba, poche persone, pensieri confusi, e il tentativo di capire chi fosse davvero quell’ultimo eroe che ora non c’è più.
Il verso “Niente è impossibile nella vita” diventa il punto attorno a cui si muove tutto il testo. È il ricordo che fa scattare in chi resta un desiderio nuovo, quasi un’eredità spirituale. La poesia mostra come, anche quando una persona ci sembra “comune”, possa lasciare dietro di sé un segno capace di accendere speranza e forza. La scena del funerale, con gli accompagnatori che cercano di ricordare dettagli che sfuggono, dà un senso di smarrimento ma anche di dolce naturalezza: così funziona la memoria umana, fragile ma viva.
Il testo scorre come un pensiero raccolto, quasi sussurrato, e si concentra più sul significato della presenza che dell’assenza. L’eroe non è descritto attraverso imprese, ma attraverso ciò che ha acceso negli altri. È questo il nucleo emotivo della poesia: quando una vita si spegne, può accadere che la sua luce inizi davvero a farsi vedere da chi resta.
È una poesia semplice, diretta, che invita a guardare ogni persona con attenzione nuova. A volte il vero eroismo sta proprio in un gesto, in una frase, in un sogno che sopravvive e continua a muovere i passi degli altri. In questo modo, “l’ultimo eroe” continua a esistere, sospeso tra notte e alba, in quel punto dove cominciano le possibilità.
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