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Taranto

La città si sveglia con Santa Cecilia: fede, musica e il primo respiro del Natale. I video

All’alba migliaia di persone in Città Vecchia per la processione e la benedizione dei musicisti: tra bande, zampognari e devozione popolare, Taranto ritrova il suo rito più atteso. Il saluto del Vescovo

Monsignor Ciro Miniero saluta i fedeli nel giorno di Santa Cecilia

TARANTO - Una tradizione che si rinnova. Alle 05:30 la benedizione dei musicisti e la processione nella Città Vecchia: La Festa di Santa Cecilia ha avuto inizio con migliaia di persone in attesa dell'uscita dell'effige sacra dalla Basilica Cattedrale di San Cataldo, nel cuore della Città Vecchia.

Taranto si sveglia con Santa Cecilia - foto di Francesco Manfuso

Da lì la processione per accompagnare il simulacro fino alla Chiesa di San Giuseppe con il sottofondo della musica che fa sentire per la prima volta il clima natalizio in città.

Il corteo è un intreccio di fede e musica. C’è chi cammina in silenzio, chi si commuove, chi porta i bambini sulle spalle, perché imparino anche loro la bellezza della tradizione.

Accanto alle bande, non mancheranno in giornata gli zampognari, arrivati da Abruzzo e Calabria, un richiamo fortissimo alla cultura delle montagne e al Natale più autentico.

Taranto si sveglia con Santa Cecilia - foto di Francesco Manfuso

Intorno alle 8.30 è arrivato il saluto dell'arcivescovo metropolita di Taranto, mons. Ciro Miniero che ha richiamato il valore profondo della ricorrenza, spiegando come il suono che attraversa Taranto il giorno di Santa Cecilia sia capace di richiamare sentimenti di pace e serenità, anche in un periodo segnato da inquietudini sociali, malattie e divisioni.

«Viviamo spesso in agitazione – ha detto – ma questa musica riesce a intercettare una nostalgia che tutti portiamo nel cuore, una ricerca di qualcosa che non troviamo nelle cose materiali».

Miniero ha sottolineato che questa armonia non è soltanto tradizione, ma «una riconciliazione che affonda le radici nel Vangelo, perché il Signore si è fatto carne e ha scelto di condividere la nostra stessa vita». Da qui l’invito a vivere l’attesa del Natale non come una semplice ricorrenza legata alle luci o alle consuetudini, ma come un tempo che «riempie di gioia perché ricorda che Dio cammina accanto a chi coltiva il bene giorno dopo giorno».

Taranto si sveglia con Santa Cecilia - foto di Francesco Manfuso

Rivolgendosi ai musicisti, l’arcivescovo ha riconosciuto il valore del loro impegno: «Attraverso le note e l’armonia sapete parlare a tutti i cuori, raccontando un cammino di pace che è difficile, certo, ma è l’unica strada possibile». Poi l’augurio finale, rivolto alla città e a quanti hanno preso parte alla festa: «Che ogni nota possa toccare la nostra vita e aiutarci a trasformare tenerezza e attenzione verso gli altri in impegno concreto. Buona Santa Cecilia e buon inizio di preparazione al Natale».

La banda suona per il Prefetto, Sindaco e per le autorità civili e militari

Festa di Santa Cecilia, il saluto del Sindaco e del Prefetto di Taranto

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