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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Le onde del mare" di Giovanni Cazzato

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di sabato 19 aprile 2025, è:

    LE ONDE DEL MARE

    di GIOVANNI CAZZATO di Presicce (LE)

    A volte docili,
    a volte ribelli,
    fanno vivere il mare
    in un moto perpetuo.
    Scorrono, si susseguono,
    trascinano il tempo,
    e mentre le osservi
    ti coinvolgono,
    catturano la tua mente,
    e la portano lontano.
    Solo il tuo sguardo
    è fermo là assorto,
    imbrigliato tra le onde
    in cerca di inutili perché.

       

    Recensione

    Una poesia intensa nella sua apparente semplicità, capace di trasmettere il movimento e l’anima del mare con pochi versi ben calibrati. Giovanni Cazzato ci guida in un’immersione silenziosa tra le onde, alternando immagini di quiete e impeto, come a restituire il doppio volto dell’esistenza: ora placida, ora impetuosa.


    La scrittura è asciutta e pulita, ma non per questo priva di profondità. Le onde diventano qui metafora del tempo che scorre, dei pensieri che affiorano, delle domande che restano sospese. L’ultima strofa, in particolare, tocca una dimensione quasi filosofica: lo sguardo fisso sul mare diventa simbolo di una ricerca interiore, di un interrogarsi continuo che, pur sapendo di non trovare risposte, non riesce a fermarsi.


    Cazzato riesce a cogliere quel momento in cui l’osservazione del mare si trasforma in contemplazione: non è solo il paesaggio esterno a muoversi, ma anche quello interiore. E in questo moto, il lettore viene delicatamente trasportato, come accade spesso di fronte a una bellezza che inquieta e affascina allo stesso tempo.


    Il ritmo dei versi, alternato e fluido, segue l’andamento delle onde stesse, in un gioco di parallelismi tra forma e contenuto. Ogni parola sembra scelta per restare in sospensione, come l’acqua prima di infrangersi a riva. Una poesia che lascia spazio al silenzio e al pensiero, come il mare in certi giorni di vento lieve.

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