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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Fermarsi a pensare..." di Elvira Domenica Muscarella

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di lunedì 14 aprile 2025, è:

    FERMARSI A PENSARE...

    di ELVIRA DOMENICA MUSCARELLA di Cerda (PA)

    Noi siamo il niente ma sembriamo il tutto.
    Noi apprendiamo, sviluppiamo, costruiamo, generiamo
    trasformiamo tutto a nostro uso e consumo.
    Governati da una frenesia
    in cui tutto ci appartiene
    non ci rendiamo conto
    del vortice che ci strappa l’anima.
    Non ci amiamo più abbastanza da fermarci e cogliere l’attimo…
    apprezzarlo e scoprire la gioia delle piccole cose:
    un raggio di sole che si poggia su un bocciolo e lentamente si schiude…
    alzare gli occhi al cielo e seguire la scia di un aereo in corsa…
    farsi accarezzare il viso da una foglia trasportata dal vento…
    buttare lo sguardo su vetri appannati
    dove simmetriche gocce di pioggia
    scivolano unisono verso il basso.
    Tremori di emozioni donati dal cuore,
    affettuosi abbracci, teneri baci,
    sorrisi di gioia,
    piccole godurie…
    che rimangono lì…
    in un angolo della nostra vita
    accantonati nella fretta di fare
    dando per scontato un domani.

       

    Recensione

    Un testo che si muove con delicatezza ma anche con profonda consapevolezza, dentro i meccanismi della vita contemporanea, mettendone in luce l’assurdità e il vuoto che si nasconde dietro l’apparente pienezza del fare. L’autrice apre con una riflessione folgorante: "Noi siamo il niente ma sembriamo il tutto." Una frase che ha il sapore della verità essenziale, quasi filosofica, capace di inchiodare il lettore a una realtà spesso taciuta: l’essere umano, nella sua corsa a produrre, accumulare, controllare, rischia di perdere il contatto con la propria essenza.


    Il tono della poesia è meditativo, quasi confidenziale, come se l’autrice volesse prenderci per mano e portarci lontano dal rumore di fondo che accompagna la nostra esistenza quotidiana. È una voce che non accusa, ma osserva, che non impone, ma suggerisce. In questo sguardo lucido c’è una volontà precisa: spingere chi legge a riconoscere la frenesia come una prigione dorata, una corsa senza direzione che ci illude di possedere tutto, mentre ci lascia più poveri dentro.


    Attraverso un linguaggio semplice ma evocativo, Elvira Domenica Muscarella compone una galleria di immagini delicate e vere. Ogni gesto – un raggio di sole che apre un bocciolo, il volo di un aereo, una foglia trasportata dal vento, le gocce sui vetri – diventa simbolo di un tempo ritrovato, di una percezione sottile che ci rimette in ascolto del mondo. È in questi frammenti che la poesia trova il suo respiro più profondo: nell’elogio del dettaglio, nella forza del “poco” che dice molto.


    L’autrice ci ricorda che l’anima si nutre proprio di quei piccoli incanti che troppo spesso lasciamo sul fondo delle nostre giornate, distratti da urgenze che urgenti non sono. "Tremori di emozioni donati dal cuore" – dice – e subito ci riporta a una dimensione in cui il sentire è ancora possibile, in cui gli affetti non sono routine, ma gesti da custodire. Gli abbracci, i sorrisi, i baci, anche questi sembrano finiti in un angolo, messi in pausa in nome di un futuro incerto che diamo per scontato.


    Il finale lascia un’eco dolceamara: “accantonati nella fretta di fare, dando per scontato un domani”. È in questa frase che la poesia raggiunge il suo vertice emotivo. Non c’è rabbia, non c’è rassegnazione, ma una consapevolezza matura: ogni giorno porta con sé una possibilità di bellezza, se solo impariamo a fermarci e a guardare.

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    Commenti all'articolo

    • bmarfe

      14 Aprile 2025 - 09:33

      Il tuo "FERMARSI A PENSARE..." è un toccante invito a riscoprire la bellezza del quotidiano, spesso data per scontata nella nostra frenesia. Ci ricorda che la vera ricchezza risiede nelle piccole cose, nei gesti semplici e nelle emozioni genuine che, nella fretta, rischiamo di perdere.

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