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rubrica poetica

Controverso

Le poesie scelte sono di Antonia Petrone, Daniela Ferraro e Angela Paviglianiti

controVerso

La rubrica settimanale "controVerso" è dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è deciso di raccogliere in questa pagina le più belle poesie che di volta in volta vorrete inviare. 

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato sul quotidiano Buonasera in edizione cartacea, digitale e online nella apposita sezione, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera24: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 20 versi.

Ogni settimana tre poesie, tra quelle più significative, saranno scelte, recensite e pubblicate nella rubrica "controVerso" sull'edizione digitale del giovedì e visibili online dalle ore 8:00.

Altre, invece, verranno selezionate e pubblicate esclusivamente online come "Poesia del Giorno" sul sito web di Buonasera24.it e sui canali social. 

Le tre poesie pubblicate giovedì 6 marzo 2025 sono:

  • Io arpa angelica di Antonia Petrone di Rivoli (TO);
  • Il sentiero del cuore di Daniela Ferraro di Alessano LE);
  • La speranza di Angela Paviglianiti di Reggio Calabria.

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IO ARPA ANGELICA

Dipingono con le dita
i colori della mia anima.
Sfiorano morbida e dolce
la culla dei miei pensieri.

La melodia travolge i sensi
come onda fresca e fluttuante
e mentre accenno un do e un fa
l'incanto si riverbera nell'aria.

Fra le mie ali angeliche
sono le corde sonore
più antiche e penetranti
che respirano aria soave.

di ANTONIA PETRONE di Rivoli (TO)

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Recensione


La poesia riesce a trasmettere una potente sensazione di connessione tra l'anima e la musica. Con immagini delicate e sensuali, l'autrice dipinge una scena in cui l'armonia e la spiritualità si intrecciano, creando un'atmosfera che sfiora la sacralità. La figura dell'arpa, simbolo di delicatezza e divinità, diventa metafora di una dimensione interiore che si manifesta attraverso la musica, capace di suscitare emozioni profonde e travolgenti. Le parole dell'autrice, come dita che sfiorano la pelle, tracciano linee sottili tra il pensiero e la percezione, facendo emergere una sensazione di quiete che si diffonde in ogni verso. La musica, "onda fresca e fluttuante", non è solo suono, ma un modo di essere, un respiro che permea l'esistenza stessa. La simbologia delle "ali angeliche" e delle "corde sonore" rinforza il legame tra l'umano e il divino, un dialogo senza parole ma fatto di emozioni pure. La poesia di Antonia Petrone riesce a incantare, senza mai esagerare, ma semplicemente lasciando che la bellezza naturale della musica e della spiritualità emergano in maniera fluida, quasi come una carezza sull'anima. Il ritmo e l'armonia dei versi si rispecchiano perfettamente nel contenuto, creando una sinestesia che rende l'intera lettura un'esperienza sensoriale e meditativa.


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IL SENTIERO DEL CUORE

Tra fogli bianchi
intrisi d'inchiostro
un cuore vagante
sovrasta la mente
il pensiero è assente.

Fa spazio furtivo
tra assopiti sentieri
emozioni fugaci
profondi pensieri.

È tortuoso il sentiero
che dall'anima
volge al cuore:
gioiose emozioni
intrise d'amore!

di DANIELA FERRARO di Alessano (LE)

Recensione

La poesia si snoda attraverso un percorso evocativo e profondo, in cui il sentire interiore si fa protagonista assoluto. Sin dai primi versi, l'autrice dipinge un'immagine di vuoto e smarrimento, rappresentato dai "fogli bianchi" e dall'assenza del pensiero, come se la mente fosse temporaneamente sopraffatta dal cuore.


Il cuore diventa un viandante errante, capace di oltrepassare i confini della razionalità per addentrarsi nei "sentieri assopiti" dell’anima, dove le emozioni emergono nella loro forma più autentica. La contrapposizione tra l’impalpabilità del pensiero e l’impetuosità delle emozioni crea una tensione poetica che guida il lettore lungo il cammino dell'introspezione.


Nella strofa conclusiva, l’immagine del "sentiero tortuoso" che collega l’anima al cuore suggerisce il complesso viaggio delle emozioni, che si intrecciano tra dubbi e certezze, tra ostacoli e slanci di passione. Tuttavia, la chiusa della poesia è un inno all’amore e alla gioia, come se l’autrice ci ricordasse che, nonostante le difficoltà, il cuore resta il custode delle emozioni più luminose e autentiche.


Con un linguaggio essenziale ma evocativo, Daniela Ferraro ci regala una poesia intensa e riflessiva, capace di trasportarci nel delicato equilibrio tra mente e cuore, tra razionalità ed emozione, lasciandoci con la consapevolezza che l’amore è il filo conduttore di ogni sentiero dell’anima.

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LA SPERANZA

Ed è in quella tenebrosa
e riluttante nebbia,
entro cui lo spirito
vagabonda desolato,
che fa capolino
quella latitante
iridescenza effervescente
in grado di ridestare
la quintessenza
fittiziamente spacciata.

di ANGELA PAVIGLIANITI di Reggio Calabria

Recensione

La poesia affronta la lotta interiore tra disperazione e speranza, che emerge nelle difficoltà più oscure. L'immagine della "tenebrosa e riluttante nebbia" evoca smarrimento e disorientamento, con lo spirito che sembra perduto e vagabonda senza meta. La nebbia, simbolo di incertezze, avvolge il soggetto in una condizione di solitudine, ma proprio in questo scenario cupo, la speranza, pur "latitante", fa capolino come un'"iridescenza effervescente", un'apparizione fragile ma potente che risveglia una realtà più profonda, la "quintessenza", che sembrava perduta. La speranza non è stabile, ma un'intuizione che irrompe come luce nell'oscurità, rivelando la possibilità di rinascita nonostante l'illusione della sua assenza. Il contrasto tra la "nebbia" e l'"iridescenza effervescente" sottolinea che la speranza non è una realtà garantita, ma qualcosa che si manifesta nei momenti più impensabili, quando sembra più lontana. L'uso del termine "effervescente" attribuisce alla speranza un'energia vitale, che, pur nell'incertezza, è capace di scuotere e risvegliare l'essenza dell'essere, portando una sensazione di movimento e dinamismo. In questo modo, la speranza non è solo una luce distante, ma una forza capace di rinnovare e ravvivare. La poesia di Angela Paviglianiti trasmette il dolore e la bellezza della speranza, che, pur nascosta nelle tenebre, è sempre pronta a emergere, offrendo una possibilità di redenzione, anche se solo per un breve istante.

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