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CONTROVERSO
17 Dicembre 2024 - 06:00
"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.
Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:
Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica.
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La Poesia del Giorno, di martedì 17 dicembre 2024, è:
IL LUNGO SILENZIO
di MARIA PIA LATORRE di Bari
Quanta è la tua paura di morire?
i vecchi timbrano ogni giorno la sorte
perché sanno le insidie del tempo.
se la morte è assenza di vita
è la vita assenza di morte?
così a volte sta il pensiero Inerte,
come un rifiuto o un gas raro.
ciò che ci serve è un lungo silenzio a
colmarci di pazienza
calmarci di speranza.
un tempo
c'era l'infinito e forse c'è ancora
contro il vuoto che scava l'abisso.
nel mio occhio c'è una scheggia di sole
ed io vivo per quella.
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Recensione
Una poesia che affronta temi profondamente umani come la paura della morte, il tempo e la speranza. Attraverso un linguaggio meditativo e immagini evocative, l'autrice esplora le complessità della condizione umana e il significato della vita.
La poesia si apre con una domanda retorica sulla paura di morire, mettendo immediatamente il lettore di fronte a una delle ansie più universali. L'autrice prosegue con una riflessione sui vecchi, descrivendoli come consapevoli delle insidie del tempo e del destino. Questa consapevolezza viene descritta con una metafora suggestiva, "timbrano ogni giorno la sorte", che suggerisce un accettare quotidiano dell'inevitabile.
La poetessa pone poi un interrogativo filosofico: se la morte è assenza di vita, la vita è forse assenza di morte? Questo dualismo viene sviluppato con l'immagine del pensiero inerte, paragonato a un rifiuto o a un gas raro, sottolineando la natura effimera e talvolta trascurabile delle nostre riflessioni di fronte all'eternità.
Il cuore della poesia risiede nella necessità di un lungo silenzio per riempirci di pazienza e calmarci con la speranza. Questo silenzio, lungi dall'essere vuoto, è descritto come un mezzo per trovare equilibrio e serenità. L'idea del tempo come portatore di infinito, contrapposto al vuoto che scava l'abisso, aggiunge una dimensione quasi metafisica alla riflessione della poetessa.
Maria Pia Latorre conclude i suoi versi con un'immagine luminosa e piena di vita: una scheggia di sole nell'occhio che diventa motivo di esistenza. Questo frammento di luce rappresenta una fonte di vitalità e speranza, un piccolo ma potente simbolo che dà significato e forza al vivere quotidiano.
Una poesia che invita a una profonda introspezione, stimolando il lettore a riflettere sul proprio rapporto con la mortalità e sulla ricerca di significato nella vita.
Testata: Buonasera
ISSN: 2531-4661 (Sito web)
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