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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Una piccola scarpa" di Francesco Montanaro

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di venerdì 6 dicembre 2024, è:

    UNA PICCOLA SCARPA

    di FRANCESCO MONTANARO di Policoro (MT)

    Più della neve, è il silenzio irreale
    che copre tutte le cose rimaste:
    le case sono scheletri svuotati,
    oggetti desolati dalle paure
    che fanno sopravvivere fuggendo,
    senza guardarsi indietro mai una volta;
    un boato forte fa serrar le spalle
    e il fumo nero della morte sale.
    Le ombre cadono sulle strade vuote
    e una piccola scarpa definisce
    la decadenza del sopruso antico
    di tutti gli uomini, nessuno escluso!

       

    Recensione

    È una poesia che dipinge un quadro desolante di distruzione e abbandono. Il silenzio che avvolge il paesaggio innevato amplifica la desolazione delle case ridotte a scheletri vuoti. Gli oggetti sparsi sembrano testimoni muti delle paure che hanno costretto gli abitanti alla fuga, incapaci di voltarsi indietro.


    L'immagine di un boato che costringe a serrarsi nelle spalle e il fumo nero che sale simbolizzano la presenza incombente della morte. Le strade, ora deserte, sono oscurate da ombre che sembrano gravare su ogni cosa. Al centro di questa scena, una piccola scarpa emerge come simbolo della devastazione causata dalla brutalità umana, un richiamo alla sofferenza inflitta attraverso i secoli da tutti gli uomini, senza eccezioni.


    L'autore utilizza immagini potenti e dettagliate per trasmettere un senso di perdita e rovina, lasciando al lettore una riflessione profonda sulla natura del sopruso e sulle sue conseguenze. La piccola scarpa diventa così un simbolo universale di innocenza perduta e di ingiustizia perpetuata, un memento del costo umano della violenza e della guerra.


    La poesia non si limita a descrivere un paesaggio fisico, ma scava nel profondo della condizione umana, mettendo a nudo la fragilità delle nostre esistenze di fronte alla crudeltà e all'indifferenza. La scelta di Francesco Montanaro di focalizzarsi su un singolo oggetto, una scarpa, rende la tragedia ancora più personale e tangibile, evocando l'immagine di una vita interrotta e di un futuro spezzato. La forza della poesia risiede nella sua capacità di toccare corde emotive profonde, trasformando un semplice frammento di vita in un potente simbolo di sofferenza e speranza per un mondo migliore.

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