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CONTROVERSO
22 Luglio 2024 - 08:00
"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.
Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web del giornale Buonasera.it e sui canali social della testata, dovrà:
Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica.
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La Poesia del Giorno, di lunedì 22 luglio 2024, è:
VORREI RIPOSARE
di Francesca Giusi Rizzato di Massafra (TA)
Vorrei planare negli abissi profondi
lì dove i pensieri non hanno parole
lì dove anche un battito può essere un’onda
che culla il mio corpo che
lento,
sprofonda.
Vorrei riposare
in un sonno profondo
che possa appagare
la mente nel suo continuo incessante vagare
e che faccia placare quel suo triste dolore.
Vorrei, poi, bloccare in un sonno vorace
quel vortice d’ansia che sempre riappare,
dover provvedere a tutto e per tutto
il cuore ormai affranto cerca riposo!
Vorrei…
♦◊♦ ♦◊♦ ♦◊♦ ♦◊♦
Recensione
Una poesia che esplora profondi desideri di pace interiore e riposo, immersa in un'atmosfera di malinconia e ricerca di sollievo. La poetessa utilizza immagini vivide e potenti per trasmettere un senso di stanchezza e di necessità di un rifugio dalla tumultuosa attività mentale ed emotiva.
La poesia inizia con il desiderio di "planare negli abissi profondi", un'immagine che suggerisce un viaggio verso un luogo di quiete e silenzio, in cui i "pensieri non hanno parole". Questo suggerisce una fuga dal frastuono mentale, un desiderio di immergersi in una dimensione in cui la mente può finalmente trovare pace. La metafora del battito che diventa un'onda, capace di cullare il corpo che "lento, sprofonda", rafforza l'idea di un desiderio di abbandonarsi e lasciarsi andare in un abbraccio confortante e senza resistenza.
Il desiderio di riposo è enfatizzato con l'aspirazione di un "sonno profondo" che possa "appagare la mente nel suo continuo incessante vagare". Questo sonno non è solo fisico, ma anche mentale, volto a placare il "triste dolore" che affligge la mente della poetessa. Il verbo "appagare" sottolinea il bisogno di soddisfazione e di tregua, un sollievo duraturo dalle preoccupazioni quotidiane.
La poesia prosegue con l'immagine di un "vortice d’ansia" che la poetessa desidera bloccare in un "sonno vorace". Questo vortice rappresenta le continue preoccupazioni e responsabilità che sembrano riaffiorare incessantemente, richiedendo attenzione e azione. Il cuore, "ormai affranto", è personificato e descritto come stanco e bisognoso di riposo, enfatizzando la connessione tra il benessere emotivo e il bisogno di rigenerazione.
Il finale, con il ripetuto "Vorrei...", lascia un senso di desiderio inespresso, un anelito che rimane sospeso e in attesa di essere soddisfatto. Questo crea un effetto di continuità, come se il bisogno di riposo e pace fosse un processo costante, un desiderio che non trova mai piena realizzazione ma che continua a vivere nel cuore della poetessa. Francesca Giusi Rizzato con il suo linguaggio riesce a coinvolgere il lettore, invitandolo a riflettere sui propri desideri di quiete e riposo.
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Testata: Buonasera
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