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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"La parola" di Roberta Calati

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web del giornale Buonasera.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Taranto Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di venerdì 28 giugno 2024, è:

    LA PAROLA

    di Roberta Calati di Tricase (LE)

    Prigioniera dell'istante
    brucia tra le mani del poeta,
    la concede alla nera penna
    dalla punta affamata.
    Mai rassegnata, scava
    tra i meandri del passato
    per descrivere il presente
    celando fardelli di vita,
    speranzosa accetta
    la contraddizione, si leva
    alta al suono del silenzio
    divenendo opera.

       

    Recensione

    Una poesia intensa e riflessiva che esplora la natura effimera e potente delle parole. La poetessa dipinge un'immagine vivida del processo creativo, in cui la parola è descritta come un'entità viva, prigioniera del momento e capace di elevarsi al di sopra del silenzio per diventare opera d'arte.


    La poesia inizia con la parola descritta come "prigioniera dell'istante", suggerendo la sua natura transitoria e fugace. Questo elemento pone immediatamente l'accento sulla precarietà del linguaggio e sulla difficoltà di catturare il momento presente. La parola "brucia tra le mani del poeta", una metafora che incarna la passione e l'urgenza con cui il poeta si confronta con la parola, tentando di domarla e di darle una forma attraverso la scrittura.


    La "nera penna dalla punta affamata" è un'immagine potente che simboleggia sia l'atto fisico della scrittura sia la brama insaziabile del poeta di esprimersi. La parola non è mai rassegnata, ma continua a scavare nei "meandri del passato", indicando un legame profondo tra memoria e creazione artistica. Questo scavo nei ricordi serve a "descrivere il presente", un processo che sottolinea come il passato influenzi e dia forma al momento attuale.


    La parola "accetta la contraddizione" in modo speranzoso, un concetto che riflette la natura complessa e talvolta paradossale del linguaggio. Accettare la contraddizione implica una consapevolezza della natura incompleta e imperfetta della comunicazione umana, ma anche una fiducia nella capacità della parola di trascendere queste limitazioni.


    La poesia di Roberta Calati culmina con l'immagine della parola che "si leva alta al suono del silenzio, divenendo opera". Questo finale suggestivo indica la trasformazione della parola da semplice segno linguistico a opera d'arte, capace di trascendere il silenzio e di comunicare significati profondi. Il "suono del silenzio" potrebbe essere interpretato come il potenziale creativo del poeta che emerge nel momento di contemplazione e riflessione.

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