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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Una domenica" di Calogero Maurici

Poesia del Giorno

Sensibilizzare

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web del giornale Buonasera.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Taranto Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di martedì 30 gennaio 2024, è:

    UNA DOMENICA

    di Calogero Maurici di Santa Margherita Marina (ME)

    .

    Una domenica mattina
    fuori ad una chiesa
    vidi una dolce bambina!

    Seduta su uno scalino
    malvestita, rannicchiata
    con un bel berrettino!

    Con la sua manina stesa
    chiedeva aiuto, la gente
    indifferente entrava in chiesa!

    Aiuto! Con accento straniero
    e qualcuno mormorava:
    che furbetta, sembra vero!

    Un’altra: lì c’è una panchina
    vai, che ti danno una monetina.

    Vi prego fate la carità...
    sono una profuga ed
    ho perso pure il mio papà!

    L’eleganza entrava in chiesa
    per tanti quella bimba
    era quasi come un’offesa!

    La domenica la messa finisce
    e la preghiera, l’amore
    prima di entrare già svanisce!

    La messa per i veri cuori,
    inizia non dentro, ma quando si è fuori!

    .

       

    .

    Recensione

    .

    I versi offrono uno sguardo penetrante e riflessivo sulla società e sulle dinamiche umane attraverso la lente di un incontro in una domenica mattina fuori da una chiesa. La scena descritta dall’autore si svolge in un contesto sacro, durante una domenica, il giorno tradizionalmente associato alla preghiera e alla spiritualità. Tuttavia, il focus si sposta su una realtà più terrena e spesso trascurata: una bambina malvestita, abbandonata e in cerca di aiuto. Il contrasto tra la sacralità della chiesa e la sofferenza della bambina crea un impatto immediato e suscita una riflessione sulla compassione e l’umanità.


    Il linguaggio utilizzato da Calogero Maurici è semplice e diretto, trasmettendo con efficacia l’immagine della piccola mendicante. La sua condizione precaria è accentuata dall’indifferenza della folla che entra in chiesa, dando voce alle dinamiche sociali e alla mancanza di empatia nella società.


    L’autore evidenzia anche la presenza di pregiudizi nei confronti della bambina, sottolineando gli stereotipi legati alla sua origine straniera. La poesia mette in luce la durezza delle risposte della gente, spesso giudicate e classificate senza realmente comprendere la situazione.


    Il climax della poesia giunge quando la bambina svela di essere una profuga e di aver perso suo padre. Questo momento fa emergere l’umanità della bambina, andando oltre le etichette e richiamando la pietà dei lettori.


    L’ultima strofa introduce un elemento di critica nei confronti di coloro che partecipano alla messa, suggerendo che la vera “messa”, per i cuori autentici, inizia quando si è fuori dalla chiesa, quando la compassione si manifesta nella vita quotidiana. Questa prospettiva invita a riflettere sul significato profondo della fede e della carità.


    Una domenica” è una poesia che affronta temi universali come la povertà, la discriminazione e la mancanza di incomunicabilità, ed offre una prospettiva critica sulla società contemporanea. I versi sono potenti nel loro richiamo alla compassione e nell’invito a praticare la carità non solo nei luoghi sacri, ma soprattutto nella vita di tutti i giorni.

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