Cerca

Cerca

Il calcio

Il congedo del Taranto, ma ora bisogna pensare al futuro

Sinergia, armonia, sorrisi e prospettive.

Foto di gruppo per il Taranto

Foto di gruppo per il Taranto

Sinergia, armonia, sorrisi e prospettive. Il Taranto si è congedato da una stagione agonistica complicata quanto avvincente, anticipando il classico “rompete le righe” sotto il sole che ha riscaldato l’ultima seduta di allenamento effettuata nella mattinata del 5 maggio, eccezionalmente accessibile al pubblico (drappello di tifosi accomodato in gradinata, accorso nonostante l’orario lavorativo) ed agli operatori dell’informazione (versante tribuna, occasione per chiacchierare con i protagonisti e magari carpire qualche indiscrezione in ottica di mercato estivo).

L’organico rossoblu era presente nella sua completezza sul rettangolo verde principale dello stadio Iacovone, come testimonia l’immagine concessa da Walter Nobile, fotografo ufficiale della società ionica: Ezio Capuano, coadiuvato dal suo staff tecnico, ha amministrato un’esercitazione improntata sull’energia e sulla fase aerobica. Immancabile il pallone, durante l’atipica sgambatura di fine avventura: lo stesso allenatore ha istruito circa i programmi personalizzati afferenti ad ogni suo calciatore, alludendo ad agende di esercizi quotidiani di mantenimento muscolare ed anche ripristino della condizione fisica per coloro che sono reduci da infortuni più o meno gravi.

I tesserati rossoblu, in ossequio del vincolo stipulato col club sino al prossimo 30 giugno, si concentreranno privatamente, nei luoghi di pertinenza, sulla tipologia di allenamenti studiata nel dettaglio dall’intera area tecnica, la quale ne seguirà l’evoluzione anche da remoto; non è escluso che qualche atleta possa optare per un lavoro sul territorio ionico anche nei prossimi giorni. La linea di demarcazione è stata tracciata, però. Il periodo transitorio e primaverile sarà propedeutico alla valutazione innanzitutto delle figure da confermare o individuare per il comparto tecnico, puramente sportivo, anche amministrativo. Primigenio cronoprogramma che dovrebbe svilupparsi sotto l’egida della continuità per quel che concerne la guida in panchina: Ezio Capuano ha confidato ulteriormente ieri il desiderio di pianificare gli imminenti passi della sua carriera ancora a Taranto, con un’elevazione delle aspettative agonistiche, quindi con l’amplificazione graduale degli obiettivi da suggellare, da una partecipazione agli spareggi play off sino all’aspirazione dell’ascesi in cadetteria, in base al triennale che il presidente Massimo Giove dovrebbe offrirgli a stretto giro, corredato da precise garanzie. Non si trincera, lo stratega campano: ha confessato di essere corteggiato insistentemente dall’Avellino, così come di aver ricevuto una proposta allettante dalla Lucchese ed ammiccamenti anche da parte della Cavese.

Comuni denominatori del trittico di società menzionate sono la stima e la conoscenza del metodo operativo e del carisma dell’attuale trainer rossoblu: l’Avellino intende superare la crisi identitaria e la confusione tattica che l’hanno costretto ad un’involuzione nello stesso girone del Taranto (la società irpina non dimentica le gesta in biancoverde di Capuano e sta meditando un divorzio da Rastelli); la Lucchese si appresta a disputare i play off contro l’Ancona nel raggruppamento B, laddove si è collocata in ottava posizione in classifica; la Cavese è chiamata ad un epilogo incandescente nel girone H della serie D, dopo aver messo in discussione il suo primato nelle ultime esibizioni, ceduto al Brindisi che, a pari quota 66 e per effetto della classifica avulsa, risulta capolista.

Capuano assisterà alla partita decisiva fra i metelliani e la Nocerina proprio domani pomeriggio ma, ha tenuto a precisare, semplicemente nelle vesti di ospite del maggior azionista Lamberti.

Non resterà al servizio della causa rossoblu Luca Evangelisti, invece: lo ha confermato piuttosto esplicitamente lo stesso direttore sportivo capitolino, nel corso di una chiacchierata informale sul piazzale antistante l’area spogliatoi. Il demiurgo romano, alla sua terza esperienza dirigenziale nelle fila del Taranto, è in possesso di un rinnovo automatico dell’intesa, successiva al conseguimento della salvaguardia del professionismo, ma la rinuncia ad esercitare il criterio proposto dal club al momento del suo insediamento lo scorso settembre appare come una volontà personale. Una sessione di mercato invernale difficile da amministrare, a fronte dei molteplici rifiuti da parte di atleti riluttanti o blindati da altre società; una selezione interessante di elementi ma perseguitata dalla sfortuna, col caso emblematico dell’infortunio accorso a Crecco (pedina che avrebbe dovuto elargire talento e creatività a centrocampo, il cui contributo è stato intermittente dopo il trauma alla coscia rimediato a Potenza a fine febbraio), oppure la precarietà che ha fagocitato gli arruolati per la batteria offensiva Rossetti, Semprini e Nocciolini. Non solo: Evangelisti ha recitato un ruolo di autentico mediatore psicologico con la squadra nei periodi destabilizzanti, così come ha confidato che suo figlio Nicolò, classe ’03, ritornerà all’Empoli detentore del suo cartellino, il quale potrebbe analizzare le prime tentazioni pervenute dalla serie B. Una priorità del prossimo direttore sportivo sarà rappresentata dall’esame meticoloso dell’ossatura di un organico che il sodalizio non intende stravolgere, senza trascurare la situazione dei prestiti: la persistenza di Capuano in panchina non è affatto garanzia per rientranti Guida ed Infantino (il primo in forza alla Turris, il secondo in procinto di disputare i play out nelle fila della Gelbison); entrambi hanno espresso il loro scetticismo tattico ed emotivo inerente al progetto ionico col tecnico salernitano in panchina. Prediletto è invece Lamonica, il quale scambierà nuovamente la casacca con Nocciolini, complice l’operazione col Giugliano: mister Capuano ha lodato la sua crescita tattica ed il suo atteggiamento educato; l’ipotesi che il giovane attaccante originario di Gragnano possa essere inserito nei piani rossoblu è forte. Sono stati intercettati, fra gli altri, Christian Tommasini e Matias Antonini: il primo, capocannoniere con otto sigilli, emigrerà verso la casa madre del Pisa, auspicando una proroga della sua esperienza in riva allo Ionio, magari attraverso una formula originale che le due società potrebbero ponderare.  Il secondo, fresco di firma sul prolungamento del contratto sino al giugno 2025, è l’oggetto del desiderio di club di categoria superiore: il talento del difensore italo-brasiliano di scuola Inter, abile nell’assicurare pragmatismo, puntualità ed intelligenza nell’impostazione, non è passato inosservato, ma il Taranto non ha intenzione di privarsene facilmente.

(alessandra carpino)

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori