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“E’ un po' come il concetto di Dio, ci credi o non ci credi! “
29 Gennaio 2024 - 15:02
Ci ha creduto Rocco Papaleo. Sono passati ormai dieci anni da quando in un film-commedia, nelle vesti di Nicola Palmieri volle attraversarla a piedi. Dalla costa frastagliata tirrenica a quella dalla sabbia fine e chiara ionica. Da Maratea a Scanzano. Oggi si è spinto sino a Bolzano: "Coast to Coast suggerisce l’idea di un viaggio. Non precisa se di piacere o di lavoro. Se di sola andata o prevede un ritorno..."
Nel ritorno, i giovani lucani, hanno smesso di crederci. Lo spopolamento, è una costante che aumenta anno per anno. La Svimez stima che nel 2080 gli abitanti-residenti effettivi saranno 287 mila rispetto ai 541 mila di oggi, quasi la metà. Sintomo evidente di un punto di non ritorno.
Uno spopolamento difficile da contrastare se non si parte dalla salvaguardia della istruzione e formazione delle nuove generazioni e la Basilicata è la Regione più colpita dalla riduzione drastica degli istituti scolastici nel nostro paese, stravolgendo le indicazioni del Pnrr. Gli accorpamenti tra scuole, anche distanti, produrranno riduzione di organici e grandi difficoltà nella mobilità di studenti e lavoratori in una regione dove, anche lo stato del trasporto pubblico è in affanno.
A soffrirne sarà ancora una volta la qualità dell’istruzione pubblica. Da qui la scelta irreversibile, dei genitori. di provare ad offrire ai figli un futuro migliore altrove.
Analoghi i problemi del sistema sanitario territoriale con i temi cruciali: dalle liste d’attesa alla carenza di personale medico e paramedico, dai vuoti nel servizio 118 territoriale alla cronica carenza di medici di base, la soppressione delle Unità operative complesse negli ospedali di primo livello l’attivazione della Centrale operativa territoriale, il rafforzamento dell’Assistenza domiciliare integrata tra i servizi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali.
Su tutto questo incombe l’autonomia regionale differenziata oggi imposta dalla Lega, ieri voluta dal Pd, che porterebbe la Basilicata e il Mezzogiorno ad un collasso irreversibile, danneggiando anche il Nord.
La dimensione nazionale della questione meridionale e la necessità di nuovi interventi non può essere affrontata dalle singole regioni in assenza di programmi di vasto respiro, che postulano scelte condivise dalle regioni titolate ad assicurare organicità e adeguatezza degli interventi oggetto della "programmazione condivisa” della cui esigenza si è fatto interprete Mezzogiorno Federato.
Il ponte sullo stretto e la a ZES Unica rappresentano un’importante opportunità di sviluppo e di attrazione degli investimenti che, insieme all’utilizzo efficace delle risorse europee e nazionali, può rendere il Mezzogiorno d’Italia un riferimento importante di tutto il continente europeo.
La Basilicata è una terra ricca di tradizioni e di risorse naturali, che i produttori agricoli locali hanno saputo valorizzare, l’«oro rosso» della fascia ionica che cresce nella piana metapontina.
La logistica, ormai, è funzione strategica che collega il processo di produzione fino al mercato dei consumatori, con “servizi a valore aggiunto”.
Quando la Fiat decise di iniziare una nuova stagione di sviluppo lontano da Mirafiori, lo fece con grande determinazione, continuità e intensità, decentrando via via fette consistenti della nuova capacità produttiva e una costellazione di medio-grandi stabilimenti terminali (carrozzeria e meccanica), sperimentandovi processi tecnologici innovativi e, successivamente, nuove relazioni industriali: esattamente come una vera scelta imprenditoriale e non come un tentativo di appropriazione effimera o estemporanea delle convenienze meridionali.
Oggi Stellantis e la produzione automotive si misura con una spinta transizione ambientale ed energetica che si sta traducendo in drastici tagli della mano d’opera e del reddito. In questo processo complesso, tutti devono fornire il loro apporto partendo dalle istituzioni regionali e governative. affinché si possano creare le giuste condizioni per una trasformazione epocale del settore automotive che non produca danni sociali.
Il danno è già in atto con la perdita di migliaia di posti di lavoro.
La politica, quella rappresentata dai partiti si mostra ancora indifferente rispetto ai problemi dei quali dovrebbe occuparsi. I due fronti contrapposti continuano a dividersi sui nomi e sulle poltrone da occupare e, mentre i sondaggi confermano il vantaggio del centro destra sul centro sinistra, la sfiducia degli elettori nel voto conferma come l’astensione continuerà ad essere decisiva ai fini del risultato elettorale delle europee e soprattutto delle regionali. Il centro sinistra ed in particolare il Pd, paga il tichet nei confronti del M5s, così come lo ha pagato in Sardegna. La Schlein cede il passo a Conte che anche in Basilicata vorrebbe imporre il suo candidato, Angelo Chiorazzo.
La tecnica è la stessa: evitare le primarie, sarebbero un rischio troppo alto che impedirebbe d’imporre “la novità”.
Peccato che di nuovo non ci sia nulla, ma proprio nulla. Fondatore della cooperativa Auxilium, durante la pandemia, ha stretto rapporti con l’asse Conte-Speranza. E’ partito spedito sapendo di poter contare sul loro sostegno. All’apertura della sua campagna elettorale si distinguono la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno, l’ex Ministro della Salute, Roberto Speranza, il sindaco di Matera, Domenico Bennardi (M5S). Lo schieramento migliore, che sceglie una “scatola vuota”, per confermare il centrodestra alla guida della Regione Basilicata, nonostante il gradimento nei confronti del Presidente Vito Bardi non sia lusinghiero, con la probabilità che due elettori su tre non lo rivoterebbero.
I sondaggi possono o non possono piacere, ma le scelte, quelle discutibili, riaprono ferite mai rimarginate su come, precedenti esperienze, di ben altro spessore, siano state frettolosamente liquidate. "Il fatto non sussiste" ha stabilito indiscutibilmente una sentenza di assoluzione nei confronti di Marcello Pittella, ma poco importa se è comunque servito a interrompere una esperienza positiva, ma indigesta alla cosiddetta area progressista...
E’ il caso di dire che l’orticello privato prova a prevalere sul sempre meno credibile campo largo scelto da Elly Schlein e guidato da Giuseppe Conte.
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