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L'ossimoro del concorso esterno

Se sei concorrente non sei esterno, e se sei esterno non sei concorrente

L'OSSIMORO DEL COCNCORSO ESTERNO


di Egidio Albanese

Il ministro Nordio è di nuovo al centro della polemica politica in quanto, partecipando ad un dibattito organizzato da Fratelli d’Italia, ha paventato la possibilità di rimodulare il cosiddetto concorso esterno in associazione mafiosa.
Nordio ha dichiarato che il concorso esterno non esiste come reato nel codice penale, ma è una creazione della giurisprudenza. Ha aggiunto inoltre: “Perché il concetto di concorso esterno è contraddittorio, ecco l’ossimoro, perché se sei concorrente non sei esterno, e se sei esterno non sei concorrente. Ecco, noi non vogliamo eliminare, noi sappiamo benissimo che si può essere mafiosi all’interno dell’organizzazione e si può essere favoreggiatori all’esterno dell’organizzazione, ma allora va rimodulato completamente il reato”.
Da quel momento sono piovute critiche e accuse pesantissime che coinvolgono l’intero governo. Qualcuno infatti vede questa idea come un favoritismo alle mafie, una sorta di escamotage per lasciare impunito chi favorisce la criminalità organizzata senza farne parte, proprio come un politico o un pubblico ufficiale che spianano la strada in cambio di favori.
Ad avviso di chi scrive non pare proprio che le intenzioni del ministro siano di ammorbidire la legge. Se la preoccupazione sulla deterrenza della mafia è legittima e comprensibile, non si può però trarre conclusioni affrettate e inconsapevoli.
E’ opportuno a tal proposito comprendere qual è il problema.
Ragionando in termini tecnici, il problema è questo: il concorso esterno in associazione mafiosa non esiste come fattispecie autonoma.
La sua creazione è giurisprudenziale e serve per indicare il contributo “esterno” all’associazione, ossia quello del soggetto che, pur non essendo parte dell’organizzazione mafiosa, in qualche modo collabora con essa per la commissione del reato.
Dispiace constatare infine che ci sia come già detto, chi collega questa proposta di istituire una nuova fattispecie riguardante il concorso esterno con un tentativo del governo di strizzare un occhio alla mafia. La lotta alla mafia, serve ripeterlo forse, non ha colore politico e come ci sono stati, purtroppo, tanti politici di ogni colore che hanno favorito la mafia, ce ne sono stati anche tanti che l’hanno combattuta.
Va, pertanto, condivisa l’idea del Ministro, anche se la stessa - come è stato ribadito dal premier - non rientra tra le priorità del Governo.
Avv. Egidio Albanese Assemblea Nazione Federazione Cicivi Europei

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