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Il caso Bari

Forza Italia: «Dagli interrogatori di Pisicchio un quadro inquietante. Come faceva Emiliano a sapere del suo arresto?»

La nota a firma dei componenti del Gruppo in Commissione Antimafia

Alfonso Pisicchio

Alfonso Pisicchio

BARI - «Leggiamo sui mezzi di informazione frasi che alimentano i sospetti. Emiliano appare informato in anticipo dell’arresto di Pisicchio e ne parla con lui per rimuoverlo prima dell’arrivo delle manette. Chat e interrogatori fanno dubitare delle frasi generiche e non convincenti di Emiliano in Commissione Antimafia. Quello che emerge dagli interrogatori di Pisicchio è un quadro a dir poco inquietante, da cui si evince, ancora una volta, un possibile utilizzo “improprio” di informazioni che sarebbero dovute essere riservate alla magistratura».

È quanto si legge nella nota a firma dei componenti del Gruppo di Forza Italia in Commissione Antimafia sen. Maurizio Gasparri, on. Mauro D’Attis, on. Pietro Pittalis, sen. Pierantonio Zanetti e on. Chiara Tenerini.

«Che Michele Emiliano avesse doti di preveggenza - proseguono - l’avevamo già intuito: la revoca di Pisicchio dall’Arti a poche ore dal suo arresto ne era una dimostrazione. Abbiamo cercato, invano, di esercitare un nostro doveroso approfondimento del caso in Commissione Antimafia, ma il presidente della Regione non ce lo ha consentito, riservandosi di rispondere eventualmente alle domande della magistratura e limitandosi ad offrire l’ennesima versione differente della sua visita e di Decaro a casa del boss. Eppure, anche gli interrogatori di Pisicchio, parzialmente riportati oggi dai media, confermano una circostanza opaca: Emiliano gli ha chiesto di dimettersi perché erano sempre più insistenti le voci di un suo arresto di lì a poco.

Ancora: l’audizione secretata del procuratore della repubblica di Bari era indirizzata a chiarire meglio quale fosse la situazione barese. Il problema è proprio la libertà di azione di esponenti locali che sia prima che a maggior ragione ora, di fronte alle prove che leggiamo, dovrebbero essere chiamati a rispondere di fatti e condotte sorprendenti. Al presidente pugliese vorremmo ricordare che la verità non è un obbligo nei confronti dei parlamentari, ma nei confronti di tutti i cittadini che si pongono legittime domande su quanto è successo. Il quesito è semplice: come faceva Emiliano a sapere dell’immediato arresto di Pisicchio?”.

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