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La decisione

Soldi dai pazienti per saltare le code, primario oncologo barese patteggia 5 anni di reclusione

Ratificato il patteggiamento, il medico dovrà anche pagare le spese legali alle parti civili

Corsia di ospedale

Corsia di ospedale - archivio

BARI - Il GUP del Tribunale di Bari, Paola Angela De Santis, ha ratificato il patteggiamento della pena di 5 anni di reclusione per l'ex primario di oncologia medica dell'Istituto Tumori Giovanni Paolo II, Vito Lorusso.

Lorusso è stato arrestato nel luglio 2023 con le accuse di peculato e concussione per aver richiesto denaro ai pazienti affetti da cancro in cambio di visite, ricoveri e per accelerare le pratiche burocratiche.

Lorusso, che era inizialmente ai domiciliari per questa vicenda, è stato nuovamente arrestato e posto ai domiciliari il 26 febbraio scorso nell'ambito di un'inchiesta sul voto di scambio politico-mafioso a Bari, che ha portato a 130 arresti, tra cui la figlia Maria Carmen Lorusso, all'epoca consigliera comunale, e il marito di quest'ultima, l'ex consigliere regionale Giacomo Olivieri.

Nell'ultima indagine, Lorusso è stato accusato di aver stretto un accordo con Massimo Parisi, fratello del boss noto come 'Savinuccio', per favorire l'elezione della figlia. L'ipotesi è che, in cambio dei voti per la figlia, avrebbe curato un nipote del capoclan, poi deceduto.

Con la sentenza emessa oggi, il giudice ha inflitto a Lorusso l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e dal contrattare con la Pubblica Amministrazione, insieme all'interdizione legale per tutta la durata della pena. Lorusso è stato inoltre condannato a pagare le spese legali alle parti civili, tra cui la Regione Puglia, l'Istituto Oncologico e l'Ordine dei medici.

Secondo l'accusa, il medico avrebbe creato una situazione di dipendenza psicologica tra i pazienti, denigrando costantemente il Servizio Sanitario Nazionale e i colleghi per spingere i malati di cancro a pagare somme non dovute al fine di ricevere cure più tempestive. "Dove si fa la coda io cerco di evitarti ovviamente tutte quelle rotture," avrebbe detto Lorusso a un paziente e alla sua compagna, ai quali aveva richiesto denaro non dovuto in cambio di cure mediche.

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