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L'iniziativa

La Cgil lancia quattro referendum contro la precarietà e per la sicurezza nel lavoro

L'obiettivo è raccogliere 500mila firme. La presentazione a Bari

La Cgil lancia quattro referendum contro la precarietà e per la sicurezza nel lavoro

Lavoro

Bari - Quattro quesiti su tutela contro i licenziamenti illegittimi, superamento della precarietà, sicurezza nel lavoro in appalto. Obiettivo 500mila firme. Il messaggio che la Cgil intende lanciare è che il lavoro, le persone e le loro vite devono essere centrali nella nostra società, elemento fondamentale per uno sviluppo sostenibile e giusto, contro politiche e modelli che negli anni hanno colpito salari e vite di uomini e donne – al punto che oggi si è poveri anche lavorando –, precarizzando e rendendo più ricattabili e quindi meno sicuro chi lavora. 

Quattro proposte depositate in Cassazione e pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale che hanno visto il via alla raccolta firme il 25 aprile.

Saranno presentati martedì 30 aprile, intorno alle 11, nell’Aula Starace al secondo piano del Dipartimento di Scienze Politiche in piazza Cesare Battisti a Bari i quattro referendum della Cgil per superare la precarietà e aumentare la sicurezza.

Interverranno la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci; i docenti di Diritto di del Lavoro dell’Università di Bari, Roberto Voza e Vincenzo Bavaro, che hanno lavorato con l’Ufficio Giuridico della Cgil nazionale alla stesura dei quesiti referendari. Saranno illustrate nel dettagli i testi delle proposte, i loro effetti e gli aspetti organizzativi della campagna referendaria.

Nell’occasione parteciperanno esponenti delle istituzioni, della politica, del mondo accademico e della cultura che nell’occasione sottoscriveranno i quattro quesiti della Cgil.

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