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L'opinione

La storia non va nascosta nel baule delle proprie responsabilità

Tutti o quasi sono passati dal Pd con l’aspirazione di guadagnarsi un posto al sole

La storia non va depositata nel baule delle proprie responsabilità

La disinvoltura politica, meglio sarebbe chiamarla spregiudicatezza o irriverenza verso gli elettori, hanno abituato quasi tutti ad assistere a conversioni repentine senza giustificazioni: se non quelle delle aspirazioni personali, spesso immotivate, e la necessità elettorale di vincere, costi quel che costi.

La segretaria provinciale e il segretario cittadino Pd di Taranto scrivono in un comunicato che “stiamo assistendo alla collezione di assessori come fossero figurine, che l’unica priorità di questa amministrazione sia la spartizione del potere”, mentre “le esigenze della città possono attendere: cantieri bloccati, servizi inefficienti e progetti abbandonati sembrano passare in secondo piano, purché si trovino poltrone da distribuire. Abbiamo da tempo distanziato le nostre responsabilità da quelle di un sindaco che ha dimostrato incoerenza e trasformismo, agendo in modo autoreferenziale e, ormai, prigioniero del proprio egocentrismo.”

Penso di poter dare ai compagni del Pd un consiglio fraterno, come si diceva un tempo, quando anche gli aggettivi avevano un valore. 

Il Partito Democratico, si dice orgoglioso di aver rinunciato alle cariche nel dicembre 2023, rifiutando di prendere parte a questo “spettacolo tragicomico”

Ma la commedia tragicomica di Taranto è cominciata ben prima!

Non dimenticate che la regia è stata tutta vostra, del Pd. Vi risparmio l’elenco di attori protagonisti e di molte comparse altalenanti fra i banchi della maggioranza e dell’opposizione(si fa per dire) che hanno avuto tutti lo stesso impresario…Il Pd è arrivato persino a “prestare al centrodestra” un suo ex segretario candidato sindaco, sconfitto alle ultime amministrative. Tutti o quasi sono passati dal Pd con l’aspirazione di guadagnarsi un posto al sole. Spesso le scelte sono state “mediate”, ispirate dal “meglio non approfondire per non dividersi e vincere”, e chi era alla guida della Città e del nostro territorio ha dimostrato di essere leader di uno spiccato opportunismo privo di rotta. Gioco facile il suo, quando alla dignità politica prevale la voglia di sopravvivere e tirare a campare...

Quindi il passato non conta? Chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato: scurdammece o passate… e parliamo del futuro.

Invece la storia, per chi la conosce e non vuole comodamente depositarla nel baule delle proprie responsabilità, conta eccome! Per non ripetere gli stessi errori, serve soprattutto ad acclarare la responsabilità di aver proposto a questa città una classe dirigente incapace e inadeguata.

Per il futuro, speriamo prossimo,  "partiamo dal basso come siamo abituati a fare" dice Francesca Viggiano rivolgendosi ai suoi compagni dl circolo Pd "per fare politica vera e parlare di temi veri".  D'accordo, ma facciamolo senza voli pindarici,  presuntuose e infondate egemonie,  se vogliamo essere credibili agli occhi degli elettori ormai disillusi da una politica spregiudicata quanto inconcludente...

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