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La condizione carceraria

Sicurezza e salute nel penitenziario di Taranto

Sicurezza e salute  nel penitenziario di Taranto

Il 23 Gennaio presso il Circolo Culturale “Terra Mia “di Taranto, nell'ambito del progetto "Viaggio nella giustizia" si è svolto un incontro su: "Sicurezza e salute nella struttura penitenziaria". L'iniziativa, fortemente voluta dalla comunità cittadina di F.C. “Mezzogiorno Federato”, della “Voce di Taranto”, con le rappresentanze dei Sindacati di Polizia Penitenziaria SAPPPE, OSAPP, UIL, CGL, CISL e SINAPPE ha dibattuto della drammatica situazione che sta vivendo la struttura carceraria Jonica.

Il complesso sovrappopolato da detenuti quasi del doppio della sua reale capienza vive una realtà a dir poco surreale. Il corpo di Polizia Penitenziaria si trova a gestire situazioni complicate, in un sito oramai logisticamente troppo vicino alla città, vetusto e inadeguato nelle celle, negli spazi comuni, nelle apparecchiature di sorveglianza e controllo, con forze ridotte ormai ai minimi termini; mentre il numero della popolazione carceraria è paradossalmente destinato ad aumentare quello della polizia  penitenziaria e del personale sanitario tende a diminuire pericolosamente tanto da rendere complicato e spesso anche pericoloso lo svolgimento delle proprie mansioni.

Una realtà in sofferenza da qualsiasi angolazione la si voglia guardare, con ripercussioni gravissime su tutti gli attori di questa “triste storia”. Si tratta di un’emergenza sociale senza precedenti che allontana la funzione rieducativa e di recupero dei detenuti come previsto dalla nostra Costituzione perché: se da un lato c’è il personale e gli operatori che rischiano talvolta anche la loro incolumità fisica, dall’altra è bene ricordar,lo ci sono uomini e donne che una volta compreso i loro errori dovrebbero riabilitarsi e reinserirsi nella società. I sindacati hanno incontrato già il Prefetto di Taranto e continueranno questa durissima battaglia per restituire dignità ad una struttura che ha il diritto di avere le forze e i giusti strumenti per poter svolgere il suo compito istituzionale, ripetiamolo, la rieducazione del detenuto. La questione sicurezza e salute nella struttura carceraria Tarantina ha coinvolto attivamente tutti i presenti, tanto da pensare di calendarizzare un altro incontro per approfondire l’amara questione e cercare di contribuire alla sua soluzione mediante iniziative concrete. Prezioso il contributo professionale e umano conclusivo dell’Avvocato e Presidente dell’Associazione “La Voce di Taranto” Egidio Albanese.


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