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La parola alla flora

La Bougainvillea, regina delle rampicanti estive

Splendidamente colorata, resistente e dallo sviluppo veloce. Una rampicante perfetta!

La Bougainvillea

La Bougainvillea

La Bougainvillea è probabilmente una delle piante rampicanti maggiormente diffuse nella nostra zona. Vigorosa, esuberante, coloratissima in fioritura, è molto apprezzata nei nostri giardini per le sue ottime qualità e per la sua bellezza.

Il fiore della Bougainvillea in particolare ha una curiosità botanica carina da conoscere: la parte che tutti noi apprezziamo e che spicca per i suoi forti colori in realtà non è il fiore. Come in diverse altre piante, che utilizzano questo trucco per attrarre insetti impollinatori, quelle sono foglie che mutano il loro colore (si chiamano bratee) per fare da “corona” al fiore vero e proprio, ovvero quello piccolino, solitamente giallo, che si trova al loro interno. Un altro esempio di questo bellissimo inganno è la Stella di Natale, le cui foglie rosse sono il più delle volte chiamate impropriamente fiore. La Bougainvillea ama posizioni ben soleggiate, che ne favoriscono la fioritura. In posizioni ombrose la pianta crescerà, ma sarà più spoglia e con pochi fiori. Ha un’ottima resistenza a caldo, salsedine e vento. Ecco perché è spesso utilizzata per abbellire muri o steccati frangivento. Splendida ad esempio nei giardini vicino al mare, perché crea un ottimo frangivento colorato durante la stagione estiva, lasciando invece più spazio al sole durante i mesi invernali, quando perde le foglie per la fase di riposo vegetativo. Si adatta a tutti i tipi di substrato, ma un buon terriccio fertile e drenato garantirà i risultati migliori.

Le bagnature devono essere regolari ma senza ristagni idrici vicino alle radici. La carenza d’acqua soprattutto nel periodo di vegetazione compromette la fioritura. Se la coltivi in aiuola verifica sempre che il terreno non sia troppo argilloso, e nel caso prima di piantumarla crea una buca più grande e profonda rispetto alla zolla di partenza della pianta ed integra del terreno sciolto a base torbosa, che ti aiuterà per la gestione idrica. La torba è infatti il materiale che, nei terreni più fertili, trattiene una maggiore quantità di concimi, o meglio di elementi nutritivi che in essi si trovano, ed evita che questi si disperdano con le annaffiature. In più la torba gestisce meglio anche l’acqua, funzionando come una spugna: la assorbe, rigonfiandosi, senza farla disperdere e la rilascia gradualmente nel terreno, favorendo un graduale approvvigionamento per le radici della pianta. Se la coltivi in vaso verifica sempre che non ristagni acqua nel sottovaso.

Oltre a creare problemi di respirazioni alle radici l’acqua stagnante attira anche tutta una serie di insetti dannosi per le piante. Una buona concimazione con prodotti a lenta cessione, in autunno ed all’inizio della primavera, aiuterà uno sviluppo armonico, folto e compatto. Se preferisci lavorare con prodotti biologici puoi utilizzare prodotti con aggiunta di olio di neem, che contengono alte percentuali di azoto organico, elemento che migliora la struttura del terreno e permette una corretta e rapida radicazione delle nostre piantine, e aumenta la capacità delle radici di assorbire elementi nutritivi. La presenza del neem come aggiunta a questi concimi aiuta anche a respingere gli insetti dannosi, aiutando la pianta ad aumentare le sue difese immunitarie.

Nel caso di terreni sfruttati puoi utilizzare invece prodotti a base di leonardite. Si tratta di una materia prima di origine naturale che si forma dalla degradazione di materiale organico e serve a migliorare la struttura del terreno grazie agli acidi umici e fulvici, aiutando anche lì dove ci sono eccessi di inquinanti. La Bougainvillea nasce come pianta rampicante molto vigorosa e dal grande sviluppo. Tuttavia, con le dovute accortezze, può adattarsi anche alla coltivazione in vaso e, se impostata correttamente in fase di crescita, può anche assumere forme differenti, come quella dell’alberello o del macrobonsai. Una operazione fondamentale, sia in caso di coltivazione in vaso che in aiuola, sarà ovviamente la potatura, che deve essere regolare. Puoi effettuare una prima spuntatura alla fine della fioritura, in modo da riordinare la chioma e rimuovere rami secchi o strappati. Per la potatura vera e propria aspetta l’inverno, quando la pianta sarà in riposo vegetativo.

A questo punto elimina i rami secchi e spunta gli apici. Accorcia i lunghi rami; solitamente si consiglia di rimuovere un terzo della lunghezza, ma dovrai regolarti caso per caso, in base alla posizione ed allo stato della pianta. Ricorda sempre di utilizzare attrezzi ben affilati e puliti. Un ramo malamente strappato o un taglio effettuato con lame sporche possono essere veicolo di malattie per la pianta. Se durante la potatura devi rimuovere rami legnosi dalla sezione importante ricorda di chiudere il taglio con un po’ di mastice, meglio se con del rame aggiunto, in modo da disinfettare la ferita ed evitare problemi.

Mattiia Malcore
Dottore in Scienze e Tecnologie Agrarie
Titolare di “Casanatura vivaio”, Taranto

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