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La parola alla flora
28 Dicembre 2023 - 07:44
Vischio
Non rinunci mai a un bacio sotto il vischio nella sera di San Silvestro? Bravo!
Quel bacio ti augura di non separarti mai da chi ami, proprio come è impossibile separare il vischio dal ramo su cui nasce.
La leggenda del vischio è molto romantica, e si lega alla tradizione norrena.
Il dio Loki cercava qualcosa che potesse ferire il dio Balder, di cui era geloso, ma la madre Freya aveva fatto giurare ad ogni creatura vivente del cielo e della terra di non fargli mai alcun male.
Il vischio tuttavia non appartiene nè all’uno nè all’altro, e quindi Loki poté ricavarne una freccia che uccise il rivale.
Furono poi le lacrime della dea Freya a creare le bellissime bacche bianche sui rami del vischio e a riportare in vita il figlio amato.
Da quel momento la dea Freya ringrazia chiunque si scambi un bacio sotto i rami del vischio, donandogli la sua protezione.
Da questa leggenda derivarono le cerimonie druidiche, che attribuivano al vischio la massima sacralità. Le bacche di vischio, per il loro colore e per tradizione, erano collegate alla luna e rappresentavano immortalità, saggezza e fecondità. La sua natura di pianta epifita lo rende poi perfetto simbolo di legame saldo, duraturo e inscindibile. Da qui la tradizione degli innamorati di baciarsi sotto un suo rametto.
Al di fuori della metafora romantica, la raccolta del vischio è un’operazione davvero delicata e che va effettuata con cura e attenzione. Deve essere realizzato da personale qualificato per evitare di danneggiare la pianta ospite.
Infatti il vischio, da buon (semi-)parassita, cresce sospeso tra cielo e terra, abbarbicato ai rami di altri alberi, che gli regalano sostegno e nutrimento. Il vischio non è una comune rampicante, che ha le proprie radici nel terreno ma utilizza dei sostegni per svilupparsi. È invece una pianta epifita, e quindi le sue radici si aggrappano direttamente alla pianta ospite per trarne nutrimento. Collegandosi al sistema linfatico dell’albero ricava acqua e sali minerali. La pianta ospite a questo punto dovrà aumentare l’assorbimento di questi elementi per nutrire sia sé stessa che il vischio.
Strappare via un ramo di vischio rischia per questo di danneggiare sia lui che l’altra pianta, lasciando delle “ferite” scoperte collegate direttamente al sistema linfatico.
Non è consigliabile coltivare il vischio in giardino, perché l’equilibrio tra le due piante è molto delicato, ed un eccesso di crescita da parte del vischio può portare alla morte della pianta ospite. Inoltre le bacche sono tossiche per uomini ed animali domestici se ingerite in grandi quantità.
La fioritura del vischio è abbastanza insignificante a livello di bellezza, mentre le bacche sono traslucide e bianche e contengono i semi avvolti da una polpa appiccicosa, che è molto ghiotta per gli uccellini.
Spesso si scambia il Vischio con l’Agrifoglio, ma riconoscerli è molto facile. L’Agrifoglio, infatti, ha foglie seghettate e spesso dai margini taglienti e produce bacche di un bel rosso vivo. Il Vischio, invece, ha piccole foglioline grigio-verdi ovali e delicate e le sue bacche sono bianche e leggermente gelatinose, morbide al tatto.
Il vischio vero e proprio, utilizzato per le decorazioni festive, è il Viscum album, e cresce principalmente sulle conifere e latifoglie, ma anche su alcuni alberi da frutto come melo o pero.
Esiste anche il cosiddetto Vischio quercino, il Loranthus europaeus, che ha bacche gialline e foglie caduche, che invece non si può utilizzare come decorazione perché le bacche cadono molto velocemente.
Solitamente il vischio si utilizza durante le festività natalizie per augurare buona fortuna a chi amiamo e propiziare un nuovo anno felice e sereno. Una volta reciso il vischio va conservato in un ambiente fresco e senza sole diretto sulle foglie. In questo modo le bacche dureranno più a lungo.
La decorazione tradizionale da realizzare con questi rametti sono i mazzettini da appendere a testa in giù sull’arco delle porte o al centro della stanza, in modo da potersi posizionare sotto di esso per il classico bacio a mezzanotte. Non posizionare il mazzetto di vischio in acqua, poiché marcirebbe molto velocemente.
I suoi rametti sono molto belli anche utilizzati nei centrotavola festivi, per donare un tocco di candore alle nostre tavole e dare un tocco di originalità rispetto al classico rosso delle bacche di agrifoglio.
Ricorda di prenotare il tuo mazzetto o il tuo centrotavola per tempo qui da Casanatura vivaio per non rischiare di perdere il momento propizio per il tuo bacio dell’anno nuovo!
Ti aspettiamo in via Vicinale Vecchia 5005 a Talsano e sul nostro sito www.casanaturavivaio.it.
Mattia Malcore
Dottore in Scienze e Tecnologie Agrarie
Titolare di Casanatura vivaio, Taranto
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Testata: Buonasera
ISSN: 2531-4661 (Sito web)
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