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La parola alla flora

Il fiore più amato delle feste: la Stella di Natale

Lo sapevi che in realtà è una pianta grassa?

Stella di Natale

Stella di Natale

La Stella di Natale, o Euporbia pulcherrima è la pianta simbolo delle festività invernali. Nonostante ciò in realtà appartiene alla famiglia delle piante grasse, cosa che spesso passa sotto silenzio. Devi quindi avere alcune accortezze per conservarla al meglio.

 

Si tratta di una pianta che non ama le temperature troppo rigide o i repentini cambi di temperatura. Perciò è bene posizionarla lontano da correnti d’aria. Allo stesso modo devi prestare attenzione a non posizionarla vicino a termosifoni o fonti di calore, poiché l’aria secca la danneggia. Cerca una posizione luminosa ma non con sole diretto sulle foglie, perché in presenza di eccessiva luce non si formeranno le foglie rosse che la contraddistinguono.

 

Le annaffiature devono essere regolari ma mai eccessive: assicurati sempre che il terreno sia ben asciutto prima di procedere alla bagnatura. È utile bagnare tramite sottovaso, lasciando la pianta a bagno per un’oretta circa, in base alla misura del vaso, e rimuovendo subito dopo l’eventuale acqua residua. Prima di bagnare nuovamente assicurati che la terra si sia asciugata per bene. Se hai il dubbio che possa esserci ancora umidità all’interno ti basterà inserire un dito direttamente nel terreno. Oppure puoi regolarti con il peso: un vaso pieno di acqua è decisamente più pesante di uno asciutto.

Se hai dubbi sul momento in cui bagnare ti sveliamo un trucchetto facile: le foglie della Stella di Natale tendono a flettere verso il basso quando è assetata. Puoi quindi attendere l’inizio di questo fenomeno per essere certo che non ci sia umidità residua nel terreno e bagnare subito dopo.

 

I problemi maggiori per le Stelle di Natale sono spesso legati proprio alla gestione dell’umidità: piante flosce e senza turgore hanno bisogno di più annaffiature, ma un terreno sempre zuppo causa marciumi, che si manifestano con macchie scure sulle foglie. Una muffa che colpisce spesso queste piante è la Botrite, che si manifesta come una polverina grigiastra. La cura consiste nella riduzione dell’umidità del terriccio e nel trattamento fungicida a base di rame.

 

Per la concimazione puoi utilizzare dei concimi universali, ma verifica sempre che abbiamo un buon titolo di potassio. È infatti questo l’elemento che si occupa dell’irrobustimento delle pareti cellulari ed in particolare di aiutare la produzione di fiori e frutta. Oppure puoi utilizzare un concime specifico per piante grasse, già ben calibrato per le necessità di queste piante.

Con l’arrivo della primavera dovrai cimare tutti i rami, per favorire uno sviluppo più compatto della pianta nell’anno successivo.

 

In teoria, arrivati in questo periodo, dovrebbero essere rimaste sulla pianta solo alcune foglie apicali. Non preoccuparti, è tutto normale e fisiologico per la tua pianta. Quando effettui il taglio dei rami ti consigliamo di indossare dei guanti da giardinaggio. Il lattice contenuto nei fusti della Stella di Natale, infatti, è leggermente irritante, e potrebbe crearti degli arrossamenti. Nulla di grave, ma meglio prevenire. Durante l’estate, se possibile, dovrai portare la Stella di Natale all’esterno, in una posizione semiombreggiata, e non farle mancare l’acqua, sempre senza eccedere.

 

Infine, con il ritorno dell’autunno invece potrai spostarla nuovamente all’interno. Assicurati che subito dopo il rientro si trovi in un ambiente senza riscaldamento ma luminoso, come ad esempio un pianerottolo o una veranda, in modo da ambientarsi gradualmente all’ambiente chiuso.

 

Nelle nostre zone con inverni miti considera però che le Stelle possono vivere all’esterno anche tutto l’anno, se hai a disposizione una zona ben riparata.

 

Se coltivate in aiuola, infatti, possono diventare anche molto grandi, superando i due metri di altezza, e regalandoti un angolo colorato di sicuro effetto!

 

Quello che comunemente chiamiamo fiore nella Stella di Natale in realtà è la zona apicale delle foglie.

I fiori veri e propri sono quelli piccolissimi, giallini, che trovi riuniti al centro alla cima di ogni ramo. Quel bel rosso che amiamo tanto, invece, sono brattee, ovvero foglie che cambiano colorazione rispondendo a precisi stimoli ambientali.

In natura, infatti, le Stelle di Natale diventano rosse quando arriva l’inverno, ovvero quando le ore di luce diminuiscono drasticamente.

 

Per farle “fiorire”, quindi, puoi mettere in atto un facile trucchetto: assicurati che la tua Stella riceva molta luce durante tutta la mattina, ma dal pomeriggio e per tutta la notte posizionala in una stanza buia, senza nemmeno la luce elettrica. Questo forzerà la colorazione delle brattee e la fioritura.

 

Grazie all’ibridazione portata avanti dai produttori adesso esistono moltissime tipologie di Stelle di Natale con molte colorazioni differenti.

 

Dalla classica ed intramontabile rossa, alla delicata bianca, alle varietà Princettia con foglie rosa e fuxia, ma anche tipologie più estrose come quelle glitter, ovvero con foglie rosse con macchie bianche, striate o variegate in diversi modi.

Mattia Malcore
Dottore in Scienze e Tecnologie Agrarie
Titolare di Casanatura vivaio, Taranto

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