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Calcio

Il Taranto ricomincia da Cascia

I rossoblu in ritiro

La lunga attesa è terminata, il viaggio verso la nuova stagione agonistica 2023/2024 è stato inaugurato. A tre mesi dall’epilogo del precedente campionato di serie C, che ha garantito la permanenza in categoria professionistica, pur con l’estromissione dall’esteso corollario dei play off a causa della cosiddetta classifica avulsa, il Taranto si è radunato direttamente a Cascia, quartier generale del ritiro e della preparazione estiva: in terra umbra, l’organico rossoblu al servizio dello stratega Ezio Capuano effettuerà non solo il rodaggio tecnico-tattico, ma anche le selezioni e le prove dei neo acquisti, così come le visite mediche ed i relativi test motori dei singoli atleti, “dirottati” dal capoluogo ionico per decisione della stessa dirigenza.

Un periodo dilatato e virtuale, sviluppatosi sotto l’egida di comunicazioni ufficiali scritte e corredate da interviste ai nuovi tesserati concesse all’emittente televisiva esclusivista, un intervallo cronologico che ha subìto un’accelerazione in tema di negoziazioni immediatamente prima della partenza per l’Umbria: nella serata di sabato, infatti, il sodalizio ionico ha diramato la lista dei convocati che opereranno in vista del prossimo torneo, nel rispetto di un programma stilato dal 23 luglio al 13 agosto, nel quale sono stati già incastonati tre incontri, ovvero la classica sgambatura contro una rappresentativa dilettantistica locale domenica 30 luglio; l’allenamento congiunto con la formazione del Cynthialbalonga, militante nel girone F della Lnd, già concordato per il 6 agosto alle ore 18.00; la gara amichevole col Gubbio (serie C, raggruppamento B), in agenda il 10 agosto presso lo stadio “Pietro Barbetti” con fischio d’inizio alle ore 18.00.

Graduale, cerebrale, chirurgico, devoto al connubio- essenziale nel calcio moderno a tutti i livelli- fra sostenibilità e competitività, sicuramente sorprendente delle dinamiche adottate da un Ezio Capuano ormai insignito del duplice incarico di allenatore e di responsabile dell’area tecnico-sportiva: nonostante le affermazioni reiterate sull’identità di un organico ereditato da premiare e da non snaturare, da rimpinguare e da completare, l’attuale mercato del Taranto, ancora in fase di svolgimento, ha confutato la teoria conservativa, realizzando una vera e propria rivisitazione dei reparti.

Una sorta di rivoluzione, una metamorfosi innescata innanzitutto dal rinnovamento del parco under, ma non solo: la filosofia di Capuano sottende al corteggiamento verso precisi elementi di esperienza, alla ricerca capillare di giovani talentuosi prelevati da vivai di prestigio nel panorama calcistico italiano, ma coinvolge anche la costituzione delle tipiche “coppie di ruolo” che constano dell’alternanza di pedine over ed under in ogni comparto improntato ad un 3-5-2 che possa abbandonare la sua essenza dogmatica all’occorrenza, magari con l’introduzione di un tridente puro, problematico durante la scorsa stagione. L’elenco dei calciatori esclusi dal progetto tecnico è emblematico: si tratta di un novero di esuberi, muniti di contratti pluriennali, destinati a dedicarsi ad una serie di esercitazioni presso lo stadio Iacovone, così come a sondare una prossima destinazione ed a valutare i criteri dei loro patti col club rossoblu.

Le epurazioni degli attaccanti Guida ed Infantino erano già state certificate dallo stesso trainer, ma gravano sulle casse della società gli accordi onerosi stipulati nella fase invernale del mercato (praticamente rinnegata) a favore di Crecco, il quale è stato tormentato da un infortunio che non gli ha permesso di tramutarsi nel valore aggiunto per la zona nevralgica, così come di Semprini, indecifrabile nell’integrazione nel corso delle partite. Stupisce anche l’ostracismo dei confronti di Provenzano, le cui doti di architettura, lettura ed inserimento a centrocampo erano state invocate più volte da mister Capuano nel contesto della precarietà: superato il trauma lombare, l’ex etneo aveva offerto quella sintesi di virtù e pragmatismo in occasione delle delicate e decisive gare di campionato, risultando fondamentale nell’equilibrio delle due fasi di gioco. Estromesso anche Brandi, rientrato alla base, mentre sono stati aggregati al gruppo in Umbria il difensore Canalicchio e l’attaccante La Monica, maturato attraverso il prestito al Giugliano e prediletto per anagrafe e per struttura fisica.

Questo il registro dei calciatori impegnati nella preparazione propedeutica al campionato, invece: portieri: Vannucchi, Loliva, Caputo (’05); difensori: Ferrara, Antonini, De Santis, Heinz (’03), Riggio, Canalicchio (’01); centrocampisti: Mastromonaco, Romano, Dervishi (’03), Borgia (’03), Kondaj (’01); attaccanti: Bifulco, Cianci, Samele (’02), De Sarlo, La Monica (’01), Carnevale (’04).

Per l’italo-albanese Esmeraldo Kondaj ed Alessandro Carnevale dal Matese si aspetta il crisma dell’ufficialità, lo stesso di cui hanno beneficiato gli ultimi due arruolati della scorsa settimana, ovvero l’esperto difensore Ivan De Santis approdato dalle fila del Monopoli, il quale ha vidimato un’intesa valevole sino al 30 giugno 2025, ed il gioiellino della Primavera dell’Inter Kristian Dervishi, del quale il sodalizio ionico ha acquisito le prestazioni sino all’estate dello stesso 2025 (l’esterno di origini albanesi, naturalizzato italiano, ha conquistato il tricolore di categoria alla corte di Cristian Chivu, ex gloria nerazzurra del Triplete). L’ingaggio di De Santis, insieme con quello di Cristian Riggio prelevato dalla Viterbese, schiude alla tentazione di uno schieramento over della retroguardia, in cui emerge la presenza di Antonini (il centrale brasiliano non si muoverà, a meno di clamorose offerte da parte di club di caratura superiore): ha spiazzato invece la separazione da Marco Manetta, il quale ha rescisso il secondo anno di contratto che lo vincolava alla maglia rossoblu per accettare il Messina. La batteria dei portieri risulta inalterata: inamovibile Gianmarco Vannucchi, altrettanto il suo vice Andrea Loliva, la cui dedizione è stata premiata con il prolungamento dell’accordo sulla base di un altro campionato, il terzo personale in riva allo Ionio.

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