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L'iniziativa

Taranto mediterranea, itinerario formativo e geopolitico

«Il 2026, come ormai segna il civico calendario, sarà l'anno di Taranto mediterranea», afferma Domenico Maria Amalfitano. «Lo auspichiamo, ci crediamo»

Due appuntamenti  preparano all’attuazione del progetto dei corridoi universitari (UNICORE 7.0) per i rifugiati provenienti, prevalentemente, dai Paesi del Mediterraneo. A darne notizia il Centro di Cultura per lo Sviluppo G. Lazzati  Aps-Ets Taranto, che con l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” – Dipartimento Jonico, la Camera di Commercio  Brindisi -Taranto e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose Metropolitano Giovanni Paolo II, parlerà di “MEDITERRANEO ilmaretraleterre” – La teologia del Mediterraneo: approdi critici e nuove rotte verso il farsi dell’umano,  nell’Auditorium dell’Arcivescovado, lunedì 22 settembre 2025 a partire dalle ore 16.00.

Don Vincenzo Di Pilato, teologo della facoltà pugliese, relazionerà  sul cammino del “Manifesto di Marsiglia: per una teologia dal Mediterraneo” a cui  il Centro di Cultura Lazzati di Taranto ha aderito  sin dalla sua prima elaborazione e pubblicazione (settembre 2023). Quella del Manifesto è una ricerca del  fare teologia che viene da lontano e muove dalle sollecitazioni di Papa Francesco irradiate dalla sua Veritatis gaudium …“Mediterraneo è proprio il mare del meticciato…nondimeno vi è bisogno di narrazioni rinnovate e condivise che, a partire dall’ascolto delle radici e del presente, parlino al cuore delle persone: narrazioni in cui sia possibile riconoscersi in maniera costruttiva, pacifica e generatrice di speranza..” (Papa Francesco, Napoli – 21 giugno 2019).

L’incontro sarà coordinato dal prof. Francesco Nigro – Direttore Istituto Superiore di Scienze Religiose Metropolitano San Giovanni Paolo II di Taranto.

Una teologia al centro, non in modo autoreferenziale ma includente, agapica per attrarre al cuore dell’agorà e al cuore dell’universitas domande cruciali di umanità perduta ed esiti di incontri, di saperi dispersi ma anche di ricerca di senso smarrito. Una teologia che diventi e ritrovi, attraverso i saperi, il pensiero e l'azione. Una teologia immersiva... contestuale, tra,  in dialogo con tutti e per tutti. Una teologia militante... per una buona notizia al pianeta;  una teologia umile che non dà risposte preconfezionate ma si lascia abitare dalle provocazioni di questo mare e delle terre da esso raggiunte.

Moro come “cerniera mediterranea” tra Occidente e i popoli del Mediterraneo

Martedì 23 settembre, ricordando, ma in realtà è molto più di un ricordo, la nascita di Aldo Moro (Maglie, 23 settembre 1916),  “Ri-andremo – afferma il presidente del Centro di Cultura on Domenico Maria Amalfitano -  alle origini storico-diplomatiche del Piano Mattei per coglierlo nella sua contemporanea attuazione e per coinvolgere concretamente anche il nostro territorio con le sue strutture e le sue risorse. “Mattei e Moro. Gli ultimi statisti?” Piano MATTEI ieri, oggi e domani. Ne parleranno, nell’incontro organizzato da: Centro di Cultura per lo Sviluppo G. Lazzati Aps-Ets Taranto, Università degli Studi di Bari ALDO MORO – Dipartimento Jonico e  Camera di Commercio  Brindisi-Taranto,  Rosario Milano e Federico Imperato  – Università degli studi di Bari e Silvio Labbate - Università del Salento, coordinati da Laura Costantino – Coordinatrice Corsi Giuridici del Dipartimento Jonico UniBa.

L’evento si terrà a partire dalle ore 16.30 presso  il   Dipartimento Jonico in "Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture"  in Via Duomo 259, Taranto. Dopo le relazioni dei professori, l’illustre Padre Giulio Albanese – Missionario comboniano ed editorialista di Avvenire e dell’Osservatore Romano parlerà di “Afriche, Inferno e Paradiso”.

Si torna a parlare di Aldo Moro non solo nel giorno del suo genetliaco, ma anche per ricordare il cinquantenario della Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa (CSCE), il cui atto finale è noto come Accordi di Helsinki – 1° agosto 1975. A quell’importante evento Aldo Moro - allora Presidente del Consiglio, partecipò alla cerimonia di firma dell’Atto Finale.  Aldo Moro  si  espresse sul ruolo cruciale del Mediterraneo come ponte fra Oriente e Occidente. ‘Noi siamo in una posizione, […] di essere i migliori interpreti presso l’Occidente delle esigenze di gran parte di questi popoli in via di sviluppo, contribuendo così a creare e a mantenere un clima di fiduciosa e dignitosa cooperazione secondo Moro, il Mediterraneo sarebbe dovuto tornare a svolgere il ruolo di “regione di pace, di solidarietà e di progresso”, recuperando la funzione che aveva avuto nel corso della storia."…Nessuno è chiamato a scegliere tra l’essere in Europa e nel Mediterraneo, poiché l’Europa intera è nel Mediterraneo…”  Egli  sottolineò l'importanza di arricchire il processo di distensione non solo con accordi tra governi, ma anche con ideali di giustizia, libertà e diritti umani, promuovendo contatti, circolazione di idee e conoscenza reciproca.

Sono previsti i saluti Istituzionali dell’Arcivescovo di Taranto S.E. Mons. Ciro Miniero, del sindaco di Taranto Piero Bitetti, del Presidente della Camera di commercio Brindisi-Taranto Vincenzo Cesareo e del Direttore del Dipartimento Jonico UniBa Paolo Pardolesi.

Un’attenzione, un’analisi che gli organizzatori stanno portando  avanti come processo partecipato e consapevole delle risposte che il piano Mattei vuol dare ai veri bisogni dell'area mediterranea, cominciando dalle Afriche.        

“Il 2026, come ormai segna il civico calendario, sarà l'anno di Taranto mediterranea, afferma Amalfitano. Lo auspichiamo, ci crediamo, lo significheremo nella certezza che ogni nostro evento e segno del nostro programma possa adiuvare ed essere portatore di senso contro ogni violenza e volontà di assurda potenza  per un ripristino di civiltà: la pace”.

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