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Bari

Palazzo Starita restituito alla città dopo il restauro. Le foto

Inaugurato lo storico edificio tra piazza del Ferrarese e piazza Mercantile. Dopo 2 anni e mezzo di lavori diventa un nuovo polo espositivo e culturale

BARI - Dopo un lungo e complesso intervento di recupero, Palazzo Starita torna finalmente fruibile e apre le sue porte alla città. L’edificio storico affacciato su piazza del Ferrarese è stato inaugurato ieri mattina al termine di 2 anni e mezzo di lavori di consolidamento statico e riqualificazione funzionale, eseguiti nel rispetto delle prescrizioni approvate dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Bari.

Di impianto settecentesco e costruito sui resti di un antico Arsenale, Palazzo Starita occupa una posizione strategica nel cuore del centro storico. Grazie al suo loggiato che si affaccia sul Palazzo del Sedile, l’edificio collega idealmente via Venezia, piazza del Ferrarese e piazza Mercantile, rappresentando da sempre uno snodo architettonico e urbano tra la città vecchia e il borgo murattiano.

Acquistato nel 2016 da Fondazione Puglia dalla famiglia Starita, il palazzo è destinato a diventare uno spazio espositivo e culturale aperto alla città. L’immobile, riconoscibile dalla grande meridiana e sviluppato su una superficie di circa 2.000 metri quadrati, è stato oggetto di un articolato progetto di recupero realizzato dalla Cobar Spa. Il primo e il secondo piano ospiteranno mostre ed eventi culturali, mentre il terzo piano è già sede degli uffici della Fondazione. Il progetto prevede inoltre un roof garden, un caffè letterario con doppio accesso da piazza del Ferrarese e da piazza Mercantile e la valorizzazione della loggia affacciata sul Palazzo del Sedile.

In occasione dell’inaugurazione è stata allestita la mostra fotografica “Old Bari by Night” di Giuseppe Corcelli, un’esposizione pensata per raccontare e valorizzare la città vecchia di Bari attraverso immagini notturne che ne mettono in luce il patrimonio storico e identitario. La mostra, a ingresso gratuito, è visitabile su prenotazione da domenica 14 a venerdì 19 dicembre 2025, negli orari 9-12 e 13-16.

Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco di Bari Vito Leccese, il presidente di Fondazione Puglia Antonio Castorani, la direttrice generale Ada Pizzi e l’arcivescovo di Bari-Bitonto monsignor Giuseppe Satriano. Nel suo intervento, il primo cittadino ha ricordato come Palazzo Starita rappresenti uno degli edifici storici più rilevanti della città, capace di dominare sin dai primi decenni del Settecento lo spazio tra le due principali piazze del centro antico. La restituzione dell’immobile, ha sottolineato, contribuisce a rafforzare il sistema culturale dell’area, che comprende anche il Teatro Margherita, l’ex mercato del pesce, il molo Sant’Antonio e il museo di Santa Scolastica, delineando progressivamente una vocazione culturale unitaria dell’intero waterfront storico.

Per Antonio Castorani, la rinascita di Palazzo Starita rappresenta un patrimonio che continua a raccontare la storia della comunità barese. Un recupero che nasce dall’incontro tra competenze e sensibilità diverse e che apre a nuove opportunità culturali e sociali, rafforzando l’identità collettiva di un bene che appartiene a tutti.

Sulla stessa linea Ada Pizzi, che ha evidenziato come il palazzo si inserisca in un dialogo virtuoso con i musei e gli spazi culturali circostanti, contribuendo a valorizzare ulteriormente il territorio. Ridare vita a un luogo simbolo, ha affermato, significa custodire la memoria storica e allo stesso tempo investire nel futuro, creando uno spazio aperto e accessibile.

La storia di Palazzo Starita affonda le radici nel Settecento, quando l’edificio era abitato dai mercanti ferraresi Girolamo Barrucchelli e Stefano Fabbri, dai quali prende il nome piazza del Ferrarese. Nel 1902, in seguito a una convenzione tra il Comune e la famiglia Starita, proprietaria dell’immobile, l’edificio fu oggetto di una profonda riorganizzazione per migliorare il collegamento tra la città vecchia e quella nuova. In quell’occasione venne disattivato l’antico accesso da via delle Mura e realizzato l’ingresso unico da piazza del Ferrarese, con la riorganizzazione del vano scala.

Nel corso del XX secolo il palazzo subì ulteriori modifiche. Nella prima metà del secolo furono realizzati sulla terrazza alcuni sottotetti, successivamente rimossi nel 1953 per consentire la costruzione di un più organico terzo piano su progetto dell’ingegnere Alfonso Chiaia. Un successivo tentativo di sopraelevazione con un ulteriore piano attico non ottenne invece l’approvazione comunale.

Con la riapertura di Palazzo Starita, Bari recupera un tassello fondamentale della propria storia urbana, restituendo alla collettività uno spazio destinato a diventare punto di riferimento per la vita culturale del centro storico.

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