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Andria

Al Bonomo il primo intervento in Puglia di riparazione mitralica con supporto Impella

Un’équipe di Cardiologia ha salvato un paziente di 62 anni grazie a una procedura mai eseguita prima nella regione. L’operazione, condotta dal dottor Claudio Larosa e diretta dal dottor Francesco Bartolomucci, rappresenta un nuovo traguardo per la sanità della Asl Bt

ANDRIA - Un intervento cardiologico mai eseguito prima in Puglia è stato portato a termine con successo all’ospedale “Lorenzo Bonomo” di Andria. Nei giorni scorsi, un paziente di 62 anni è stato sottoposto a una riparazione transcatetere della valvola mitrale con il supporto del sistema di assistenza ventricolare Impella, una tecnologia che agisce come pompa microassiale intravascolare capace di sostenere temporaneamente la funzione del cuore in casi di grave compromissione o shock cardiogeno.

Il paziente, ricoverato nell’Unità di Cardiologia UTIC diretta dal dottor Francesco Bartolomucci, presentava numerose comorbilità che rendevano impossibile un intervento chirurgico tradizionale. La procedura è stata guidata dal dottor Claudio Larosa, cardiologo emodinamista, che ha spiegato come l’intervento sia stato pianificato con estrema cautela per ridurre al minimo i rischi: “A causa della severa disfunzione della contrattilità cardiaca, anche la soluzione transcatetere presentava rischi elevati. Per questo – ha dichiarato Larosa – è stato scelto di associare alla riparazione mitralica l’utilizzo del dispositivo Impella, posizionato all’interno del cuore tramite un accesso arterioso di grosso calibro. Il sistema ha sostenuto la funzione cardiaca per tutta la durata della procedura, impedendo che il paziente si scompensasse”.

L’intervento, durato alcune ore, si è concluso senza complicazioni. Il paziente è stato estubato e risvegliato al termine della procedura, quindi trasferito in terapia intensiva cardiologica in buone condizioni generali, dove ha ricevuto l’assistenza del personale specializzato.

“Si tratta di un intervento combinato di altissima complessità, mai realizzato prima in Puglia – ha aggiunto il dottor Bartolomucci – che ha consentito di operare in sicurezza su un quadro clinico gravemente compromesso. L’insufficienza mitralica è una patologia cardiaca molto diffusa: interessa circa il 10% delle persone sopra i 75 anni e, se non trattata, può portare a scompenso cardiaco e grave riduzione della qualità di vita. Grazie a tecniche innovative come questa, è oggi possibile intervenire anche su pazienti non candidabili alla cardiochirurgia tradizionale”.

Soddisfazione è stata espressa anche dal Commissario straordinario della Asl Bt, dottoressa Tiziana Dimatteo, che ha sottolineato il valore dell’operazione come segno tangibile del livello di competenza raggiunto dall’ospedale andriese: “Il Bonomo si conferma un centro di eccellenza – ha dichiarato – capace di affrontare casi complessi con professionalità e innovazione. L’obiettivo è continuare a ridurre la migrazione sanitaria, offrendo ai cittadini cure avanzate e sicure all’interno della nostra rete ospedaliera”.

L’intervento rappresenta un passo importante per la cardiologia interventistica pugliese, dimostrando che anche nelle strutture pubbliche regionali è possibile eseguire procedure di frontiera che coniugano tecnologia, competenza e attenzione al paziente.

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