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Bari

Piante da interno, alleate contro l’inquinamento domestico: l’iniziativa di Coldiretti

In un incontro al mercato coperto di Campagna Amica illustrate le varietà più efficaci per migliorare la qualità dell’aria negli ambienti chiusi

BARI - Con l’arrivo dell’autunno e il ritorno a pieno ritmo delle attività scolastiche e lavorative, cresce l’attenzione sulla qualità dell’aria negli spazi chiusi. Le piante da interno si confermano un rimedio naturale, semplice ed economico per contrastare l’inquinamento indoor, fenomeno che interessa abitazioni, scuole, uffici e locali pubblici e che può generare mal di testa, stanchezza e difficoltà respiratorie legati alla cosiddetta “sindrome dell’edificio malato”.

A Bari, nel mercato coperto di Campagna Amica, si è svolta l’iniziativa “Vitamina Verde: i benefici di piante e fiori per gli edifici e per la nostra salute”, promossa dalla Consulta florovivaistica di Coldiretti. L’incontro ha visto la partecipazione di Giuseppe Caporale, rappresentante pugliese della Consulta nazionale, e della ricercatrice del CREA di Bari Laura D’Andrea, che hanno guidato i cittadini nella scelta delle varietà più adatte a trasformare gli ambienti domestici e lavorativi in luoghi più sani, grazie all’azione depurativa di vere e proprie “fabbriche verdi” naturali.

Ogni pianta ha caratteristiche specifiche. Contro il fumo di sigaretta, ad esempio, risultano efficaci felce e ficus beniamino. Per neutralizzare l’ammoniaca, contenuta in alcuni prodotti per la pulizia, si consigliano anturio e spatifillo, piante resistenti e di facile coltivazione. Negli uffici, dove la preoccupazione maggiore riguarda la trielina rilasciata da stampanti e fotocopiatrici, i più indicati sono ficus e violetta africana. Per le ore notturne, invece, aloe e sansevieria continuano ad assorbire anidride carbonica e a produrre ossigeno anche al buio.

A confermare l’efficacia delle piante è anche una sperimentazione avviata nel 2022 da Coldiretti e dall’Istituto per la Bioeconomia del Cnr (IBE-CNR). Lo studio, condotto nelle aule scolastiche, ha evidenziato una riduzione fino al 20% delle concentrazioni di CO₂ e del 15% delle polveri sottili PM2,5, con effetti positivi sulla capacità di concentrazione, sull’apprendimento e sul benessere complessivo degli studenti. Un dato particolarmente rilevante per bambini e ragazzi, considerata la maggiore vulnerabilità del loro apparato respiratorio.

L’evento ha inoltre posto l’accento sull’importanza di scegliere piante e fiori made in Italy, che sostengono un comparto economico dal valore di 3,3 miliardi di euro nel 2024. Oltre a garantire freschezza e durata grazie a tempi di trasporto ridotti, la produzione nazionale assicura standard più rigorosi nell’uso dei fitosanitari, tutelando salute, ambiente e territori.

A Bari, l’incontro ha dunque ribadito come la natura possa offrire strumenti preziosi per migliorare la qualità della vita quotidiana, trasformando un gesto semplice come portare una pianta in casa in un atto di cura per sé stessi e per l’ambiente.

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