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Taranto

Ventisei Medaglie d’onore ai deportati nei campi nazisti: cerimonia in Prefettura. Le foto

Nel Salone di Rappresentanza sono stati ricordati i cittadini del territorio costretti al lavoro coatto dopo l’8 settembre 1943. La commemorazione si è svolta in occasione della nuova Giornata istituita con legge nazionale

TARANTO - Nel Salone di Rappresentanza della Prefettura di Taranto si è tenuta la cerimonia dedicata alla “Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la seconda guerra mondiale”, istituita con la legge 6 del 2025. L’iniziativa ha reso omaggio a quanti furono strappati alle proprie famiglie e deportati nei lager nazisti, dove furono costretti a subire la durezza del lavoro coatto.

In questa occasione sono state consegnate 26 Medaglie d’onore alla memoria, riconoscimenti concessi dal Presidente della Repubblica e destinate ai familiari delle vittime del territorio. Ogni medaglia ha rappresentato la storia di un uomo che, dopo l’8 settembre 1943, si vide negare la libertà e fu sottoposto alle imposizioni del regime tedesco.

Alla cerimonia hanno preso parte numerose autorità civili, militari e religiose, insieme ai rappresentanti delle associazioni combattentistiche. A rendere ancora più intenso il momento sono stati gli studenti del Conservatorio “Paisiello”, che hanno eseguito brani musicali, tra cui la colonna sonora di “Schindler’s List”, evocando con le note la memoria della tragedia.

Nel suo intervento, il prefetto Paola Dessì ha voluto rivolgere un pensiero ai parenti delle vittime: “Un caloroso saluto ai familiari dei 26 cittadini cui il Presidente ha concesso le medaglie. L’istituzione della Giornata non è un contenitore vuoto, ma l’occasione per costruire una memoria collettiva dei principi su cui si fonda la nostra democrazia”, ha dichiarato.

Tra i nomi ricordati durante la cerimonia anche quello di Damiano Pecoraro, padre dell’attuale sindaco di Manduria Gregorio. Deportato a Bonn dopo l’armistizio, riuscì in seguito a rientrare in Italia. Il primo cittadino ha ricevuto la medaglia a lui dedicata, in un passaggio particolarmente sentito della commemorazione.

La celebrazione ha voluto sottolineare il valore della memoria e la necessità di custodire, attraverso il ricordo, le radici democratiche del Paese, rendendo onore a chi pagò con la sofferenza e la prigionia il prezzo della storia.

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