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Fiera del Levante

La Puglia fa il punto su obesità e stili di vita dei giovani. Le foto

Esperti e istituzioni a confronto per definire strategie di prevenzione. Dati sotto la media nazionale ma con criticità legate a fumo, alcol e consumo di sostanze tra gli adolescenti

BARI - La raccolta dei dati come strumento fondamentale per orientare le politiche sanitarie è stato il tema centrale dell’incontro ospitato alla Fiera del Levante venerdì 19 settembre. L’appuntamento, dal titolo “Stato ponderale e stili di vita di bambini e adolescenti: dalla sorveglianza alle strategie e alle pratiche volte alla promozione della salute nella Regione Puglia”, ha acceso i riflettori su sovrappeso e obesità, individuati come due tra le sfide più urgenti per la sanità pubblica.

Queste condizioni, considerate fattori di rischio primari, aumentano la probabilità di sviluppare patologie cronico-degenerative. Per questo, comprendere la dimensione del fenomeno e i comportamenti associati diventa cruciale per costruire strategie di prevenzione mirate ed efficaci.

Il Dipartimento di Promozione della Salute e del Benessere della Regione Puglia è da tempo impegnato nel coordinamento di indagini di sorveglianza sugli stili di vita, utilizzando strumenti nazionali come “OKkio alla Salute” per i bambini, lo studio “PASSI” per gli adulti tra 18 e 69 anni e il progetto “PASSI d’Argento” per gli over 64. A questi si aggiunge il sistema di sorveglianza regionale “Attivamente Sani a Scuola”, che interessa i giovani tra i 17 e i 18 anni.

Un ulteriore tassello è rappresentato dallo studio internazionale HBSC (Health Behaviour in School-aged Children), promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e rivolto a ragazzi di 11, 13 e 15 anni. La Puglia ha partecipato anche all’edizione 2022, acquisendo dati preziosi sugli stili di vita, sulla salute e sulle dinamiche sociali degli adolescenti.

«Le sorveglianze che sanità e scuola portano avanti periodicamente – ha spiegato Onofrio Mongelli, dirigente della Sezione Promozione della Salute e del Benessere – ci restituiscono un quadro che colloca la Puglia sotto la media nazionale. Con le azioni in corso contiamo di migliorare questi indicatori».

Secondo Francesco Forliano, dirigente tecnico e coordinatore dell’Ufficio scolastico regionale, questi strumenti consentono di mappare il contesto e tradurre i risultati delle indagini in interventi educativi concreti. «La programmazione – ha sottolineato – deve basarsi su obiettivi chiari e su metodologie che possano incidere in maniera reale sul benessere degli studenti».

Sul fronte delle criticità, Giandomenico Stingi, referente regionale HBSC e direttore del SIAN della ASL BT, ha richiamato l’attenzione sui comportamenti a rischio che emergono con l’avanzare dell’età: consumo di alcol, tabacco, droghe e sostanze tra i giovanissimi. «Fino ai 13 anni è ancora possibile incidere con la prevenzione – ha spiegato – ma successivamente le abitudini tendono a radicarsi ed è più difficile intervenire. Per questo servono strategie mirate, come il Catalogo Scuola e Salute, che raccoglie progettualità rivolte ad alunni e studenti di ogni età».

Dall’incontro in Fiera è emersa dunque una linea comune: i dati non devono rimanere numeri astratti, ma diventare strumenti operativi per costruire politiche di salute pubblica, capaci di contrastare sovrappeso, cattive abitudini e nuove dipendenze tra i più giovani.

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