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Fiera del Levante

Dissesto idrogeologico: strategie comuni e criticità da superare. Le foto

Alla tavola rotonda presenti rappresentanti del Governo, della Regione Puglia e dei soggetti attuatori. Gava: “Non lavorare più in emergenza ma con visione strutturale”

BARI - La Fiera del Levante 2025 è stata cornice di un importante momento di confronto sul tema della mitigazione del rischio idrogeologico. Nel pomeriggio di ieri si è svolta una tavola rotonda dal titolo “Strategie e soluzioni per l'attuazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico”, che ha riunito la gran parte dei soggetti attuatori provenienti da diverse regioni italiane.

L’incontro, promosso e moderato da Gennaro Ranieri, soggetto attuatore del Commissario di Governo per la Puglia, ha avuto l’obiettivo di condividere le esperienze più efficaci e mettere a fuoco le criticità che, in più occasioni, hanno rallentato l’azione commissariale.

Tra i partecipanti spiccavano la presenza del vice ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Vannia Gava, del capo di Gabinetto della Presidenza della Regione Puglia Giuseppe Catalano e del direttore della Direzione Generale Uso sostenibile del suolo e delle acque del MASE Giuseppe Travia.

Il vice ministro Gava ha definito l’appuntamento «un momento importante perché rappresenta uno scambio inedito di idee tra soggetti attuatori, autorità di bacino e Regioni». Ha rimarcato la necessità di operare in sinergia per realizzare interventi strutturali e non solo emergenziali, ricordando come il cambiamento climatico costringa a una pianificazione lungimirante. «Il Ministero – ha aggiunto – è disponibile a istituzionalizzare in maniera concreta il confronto e la collaborazione tra le istituzioni».

Anche Catalano ha sottolineato la centralità del tema: «Il dissesto idrogeologico è di enorme rilevanza per l’ambiente, la salute delle persone e la vivibilità dei territori». Ha richiamato l’importanza di un migliore coordinamento tra Governo, Regioni e soggetti attuatori, con il coinvolgimento diretto dei Comuni, spesso chiamati a progettare e gestire gli interventi più vicini alle comunità. «Il cambiamento climatico – ha osservato – è un fenomeno reale, sempre più complesso e con conseguenze gravi. Per questo serve una collaborazione operativa con il Governo per garantire maggiore efficacia alle azioni».

Dalla tavola rotonda è emersa la volontà comune di rafforzare la cooperazione istituzionale e di superare gli ostacoli che rallentano l’attuazione dei progetti, nella convinzione che solo un approccio integrato possa garantire la sicurezza dei territori e delle comunità.

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