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Il fatto

Studenti in piazza a Taranto e Grottaglie: corteo contro il governo e solidarietà alla Palestina

Il Fronte della Gioventù Comunista annuncia mobilitazioni per chiedere fondi alla scuola pubblica e per denunciare le politiche di riarmo. Il 27 settembre manifestazione a Grottaglie con corteo fino alla Leonardo

TARANTO - Con l’avvio del nuovo anno scolastico arrivano anche le prime mobilitazioni studentesche. In diverse città italiane, tra cui Taranto e Grottaglie, gli studenti hanno annunciato iniziative di protesta in solidarietà con il popolo palestinese e contro le politiche del governo guidato da Giorgia Meloni.

La denuncia è partita da Ivana Bongermino, esponente del FGC Taranto, che ha puntato il dito contro la scelta dell’esecutivo di aumentare le spese militari fino al 5% del PIL. «In un clima di guerra – ha dichiarato – il governo continua a sostenere la NATO e i suoi piani bellici, mentre le scuole restano in condizioni critiche: edifici fatiscenti, carenza di migliaia di insegnanti di ruolo, costi sempre più alti per trasporti e libri. Servono risorse per un’istruzione pubblica di qualità, non fondi al riarmo».

A Grottaglie la protesta si intreccerà con il tema internazionale. Nathan Arcadio, del FGC locale, ha annunciato che il 27 settembre è previsto un corteo che partirà da piazza IV Novembre alle ore 9:30 per dirigersi verso lo stabilimento Leonardo, considerato «simbolo della complicità del governo con Israele». Arcadio ha sottolineato come l’Italia resti tra i principali esportatori di armi a Tel Aviv e tra i suoi più solidi partner commerciali. «Dobbiamo imporre misure concrete per fermare la strage a Gaza – ha aggiunto – unendoci alle mobilitazioni come la Global Sumud Flotilla e alle proteste delle scuole».

Le contestazioni riguardano anche la riforma degli istituti tecnici e professionali voluta dal ministro Giuseppe Valditara. Secondo Bongermino, l’impianto «piegerebbe le scuole alle esigenze delle aziende e aumenterebbe le ore di scuola-lavoro, la stessa in cui negli ultimi anni hanno perso la vita 3 studenti».

Il Fronte della Gioventù Comunista annuncia un autunno di lotte, con la volontà di coinvolgere studenti e lavoratori in un fronte comune contro le politiche del governo.

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