Mercato Fadini, “Da 2 anni caditoie senza manutenzione, serve un intervento urgente”

TARANTO - Una lettera aperta indirizzata al sindaco Piero Bitetti porta all’attenzione pubblica la situazione di forte degrado del Mercato Fadini. A firmarla è Alfredo Luigi Conti, presidente del movimento “Taranto Diritto di Volare”, che riferisce di aver raccolto numerose segnalazioni da cittadini e commercianti.

Secondo quanto denunciato, da circa 2 anni i canali di deflusso delle acque piovane non sarebbero stati sottoposti ad alcuna pulizia o manutenzione. Le caditoie, che dovrebbero convogliare l’acqua piovana nei condotti sotterranei, si presentano in condizioni definite critiche. Dalle griglie, oltre al malfunzionamento, emergono scarafaggi e altri insetti, creando una situazione non solo di scarsa igiene, ma anche di forte impatto visivo per operatori e frequentatori del mercato.

Conti descrive inoltre la presenza, in alcune giornate, di un odore nauseante proveniente proprio dalle caditoie, sintomo – a suo avviso – di un sistema di smaltimento trascurato e inefficiente. Per questo motivo il movimento chiede al Comune un intervento immediato e risolutivo che possa restituire decoro, igiene e sicurezza a un’area ritenuta strategica per la vita commerciale del quartiere.

Oltre all’aspetto manutentivo, diversi operatori del mercato hanno espresso la volontà di conoscere le intenzioni dell’amministrazione comunale sul futuro della struttura. Conti, nella lettera, invita il sindaco a valutare anche la possibilità di una visita diretta, sul modello di quanto avvenuto per il mercato di piazza Sicilia, così da ascoltare le istanze dei lavoratori e constatare di persona le condizioni attuali del sito.

Il documento si conclude con un appello alla sensibilità istituzionale del primo cittadino e alla necessità di fornire risposte concrete a una comunità che chiede attenzione e soluzioni.

Il sopralluogo del sindaco Bitetti al mercato di piazza Sicilia. Le foto

Il primo cittadino ribadisce l’impegno a valorizzare i mercati rionali come luoghi di comunità e di economia di prossimità