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Bari

Partiti i lavori per il Parco della Rinascita: dopo 20 anni si chiude la vicenda ex Fibronit. Le foto

Il sindaco Vito Leccese: “Un’opera simbolo di riscatto civile. Entro l’estate del 2026 la consegna ai cittadini”

BARI - Dopo anni di attesa, questa mattina è stato compiuto un passo decisivo verso la nascita del Parco della Rinascita, l’area verde che sorgerà sulle ceneri dell’ex Fibronit. Il sindaco Vito Leccese, insieme all’assessore alla Cura del Territorio Domenico Scaramuzzi, ha effettuato un sopralluogo nel cantiere, accompagnato dai rappresentanti del raggruppamento temporaneo di imprese che si è aggiudicato i lavori, composto da De Grecis Cos.E.Ma. Verde S.r.l., Cobar S.p.A. e Giustiniana S.r.l.

“Dopo la conclusione delle attività preparatorie e la firma del verbale di consegna – ha dichiarato Leccese – oggi partono le lavorazioni definitive. Si tratta di un’opera pubblica attesa da oltre 20 anni, che consegneremo alla città entro la prossima estate, come previsto dal cronoprogramma. Il Parco della Rinascita non è solo un intervento urbanistico, ma un segno tangibile del riscatto civile e politico di Bari, capace di chiudere definitivamente una pagina dolorosa della nostra storia”.

Le prime lavorazioni hanno interessato la realizzazione della base in cemento armato che ospiterà il nuovo campo da basket, dotato di copertura tubolare con pannelli fotovoltaici. Alle spalle del campo sportivo sono previsti uno skatepark, una pista di pattinaggio e diverse piazzole di sosta.

L’assessore Scaramuzzi ha illustrato nel dettaglio le attività in corso: “Sono stati predisposti i basamenti per le aree destinate al bar, ai servizi igienici e al campo da bocce, mentre un’ampia zona è stata livellata per accogliere l’anfiteatro che sarà intitolato a Maria Maugeri. Accanto, sorgeranno la piazza yin e yang e la piazza dell’acqua. Parallelamente si sta preparando il terreno per le nuove piantumazioni, che inizieranno già a ottobre”.

L’area ex Fibronit, per anni sinonimo di degrado e di allarme sanitario, si avvia dunque a trasformarsi in un luogo di socialità, sport e cultura, un parco urbano che la città attendeva da due decenni. Un progetto che, come sottolineato dal sindaco, sarà celebrato non solo come opera pubblica, ma come “atto di giustizia collettiva verso una comunità che ha lottato a lungo per il proprio diritto alla salute e alla bellezza dei luoghi in cui vive”.

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