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Le celebrazioni
29 Luglio 2025 - 06:56
BARI - Ottantadue anni dopo, Bari si ferma per ricordare una delle pagine più tragiche della sua storia recente. Era il 28 luglio 1943 quando, all’indomani della caduta del regime fascista, un corteo pacifico organizzato per accogliere alcuni antifascisti all’uscita del carcere fu brutalmente represso in via Niccolò dell’Arca. Il bilancio fu drammatico: 20 morti e 50 feriti, tutti cittadini inermi, colpiti mentre chiedevano libertà.
Per rendere omaggio a quelle vite spezzate, l’amministrazione comunale ha organizzato, in collaborazione con ANPI, IPSAIC, ANPPIA, CGIL, ARCI e il Coordinamento provinciale antifascista, una serie di appuntamenti commemorativi che si sono svolti nel corso della giornata di lunedì.
La mattinata si è aperta con la deposizione di una corona d’alloro in via Caduti 28 luglio, nei pressi della chiesa di San Sabino, da parte della vicesindaca Giovanna Iacovone. Poco dopo, il sindaco Vito Leccese ha reso omaggio alle vittime posando una seconda corona presso il Monumento ai Caduti del 28 luglio, all’interno del Cimitero Monumentale.
Nel suo intervento, Leccese ha sottolineato il valore profondo di questa ricorrenza: “Essere qui oggi non è solo un dovere di memoria, ma un atto di coscienza collettiva. Quel ‘Viva la libertà’ urlato dai manifestanti massacrati in via Niccolò dell’Arca è un grido che attraversa il tempo e ci ricorda quanto Bari fosse già allora una città consapevole, attiva, protagonista del cambiamento dopo la fine del fascismo”.
Il primo cittadino ha ribadito l’importanza di difendere il carattere democratico, antifascista e progressista della città, costruito anche attraverso eventi come quello del 1943. “La strage del 28 luglio è parte integrante dell’identità barese. Oggi più che mai, in un tempo segnato da parole d’odio e ritorni ideologici pericolosi, è fondamentale rinnovare un impegno civile che ripudi ogni forma di violenza e autoritarismo”, ha aggiunto.
Il ricordo è proseguito nel pomeriggio con un corteo in partenza alle 18.30 da via Sparano, all’angolo con via Dante, che ha raggiunto il complesso monumentale dei Caduti del 28 luglio in piazza Umberto I. Lì breve cerimonia pubblica, alla quale hanno preso parte, oltre al sindaco e alla vicesindaca, numerosi rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni del territorio.
L’anniversario della strage si conferma così un momento di riflessione e di unità, in cui Bari riafferma con forza i valori di libertà, giustizia e solidarietà, scolpiti nella sua storia e nella sua memoria collettiva.
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