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Talsano

Il mercatino delle pulci accende la nostalgia: tra memorie ritrovate e piccoli tesori. Tutte le foto

Centinaia di persone hanno affollato l’area mercatale nella zona industriale per l’appuntamento più amato dai cercatori di storie. Tra vecchi vinili, macchine da scrivere e giocattoli di latta, ogni oggetto ha il suo racconto

TALSANO - C’è un luogo, a Talsano, dove la domenica pomeriggio si colora di passato e desideri silenziosi. Un luogo dove la memoria prende forma, dove il ricordo diventa oggetto, dove una radio anni ’60 o un giocattolo di latta non sono solo merci in vendita, ma porte aperte sull’anima di chi li ritrova. È il Mercatino delle Pulci, che anima l’area mercatale serale nella nuova zona industriale del quartiere, attirando centinaia di visitatori, famiglie, collezionisti, curiosi e nostalgici.

Tra le bancarelle, ordinate in un labirinto di voci e colori, si respira un’aria sospesa tra la caccia al pezzo raro e la dolce malinconia. C’è chi si aggira con lo sguardo attento, sperando in un vinile introvabile o nella locandina originale di un film degli anni ’80. C’è chi torna armato di pazienza e memoria, pronto a lasciarsi sorprendere da una macchina fotografica analogica, da una tazza identica a quella della nonna, o da una rivista ingiallita che sembrava sparita per sempre.

In quel mercato dell’usato tutto parla, anche senza parole. Ogni oggetto ha una storia: alcuni venditori sanno raccontarla, altri la lasciano intuire con uno sguardo o con il prezzo scritto a mano su un cartellino scolorito. Camicie hawaiane, libri scolastici di un’altra epoca, cassette VHS, telefoni a disco. Tutto convive, come in un grande archivio sentimentale a cielo aperto.

E poi c’è il pubblico, un’umanità variegata che si muove lenta tra i banchi. Giovani attratti dal vintage, genitori con bambini per mano, anziani che si fermano a fissare un oggetto per lunghi minuti, come a cercare un ricordo più nitido. Il mercatino è anche questo: un esercizio collettivo di memoria, un rito laico dove il tempo non è nemico ma compagno.

L’iniziativa, accolta con entusiasmo dalla comunità locale, ha dato nuova vita a un’area industriale che spesso resta anonima e silenziosa. Ora si anima di voci, risate, trattative lente e quell’inconfondibile rumore di passi su ghiaia e asfalto che accompagna ogni visita.

Il vero valore del mercatino non è solo economico, ma emotivo. È la magia del ritrovamento inatteso, del riconoscere un oggetto che si pensava perduto, del comprare non per bisogno ma per affetto. Una vecchia sveglia, un orologio da tasca, un fumetto sgualcito possono regalare un brivido, un sorriso, a volte una lacrima.

A Talsano, tra una bancarella e l’altra, il passato si fa presente e il presente si carica di storie. Il mercatino delle pulci non è solo un evento, è una mappa sentimentale della città. E chi ci va, lo sa: non si torna mai a casa a mani vuote, perché anche senza comprare nulla, si ritrova sempre qualcosa.

La ricca fotogallery è a firma di Carmine La Fratta che si ringrazia.

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