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Alta Velocità Napoli–Bari, svolta nei lavori: da Taranto a Roma in 4 ore entro il 2027

Completata la galleria Casalnuovo. Focus su Bari e Taranto: con la nuova linea AV/AC treni più rapidi, collegamenti potenziati e hub strategici per il Sud

BARI - Nuovo traguardo per il progetto della linea Alta Velocità e Alta Capacità Napoli–Bari, che nelle scorse ore ha segnato un passo decisivo con la conclusione dello scavo della galleria Casalnuovo, nel tratto Napoli–Cancello. È la prima galleria ferroviaria in Italia realizzata con tecnica iperbarica, una modalità di scavo innovativa che impiega aria compressa per mantenere asciutta l’area di lavoro e proteggere la falda acquifera da possibili contaminazioni.

Il lotto Napoli–Cancello, dove sorge la galleria lunga circa 650 metri, è stato affidato da Rete Ferroviaria Italiana, sotto la direzione di Italferr (entrambe società del Gruppo FS Italiane), al Consorzio NACAV, guidato da Webuild, con un investimento di circa 500 milioni di euro. I lavori sono stati eseguiti ininterrottamente, 24 ore su 24 per 7 giorni alla settimana, in un’area urbana densamente abitata.

L'intero intervento ha puntato sulla sostenibilità ambientale, grazie all’impiego di mezzi a trazione elettrica e zero emissioni e all’uso controllato di materiali compatibili con il contesto naturale. La galleria è stata isolata in compartimenti stagni per garantire la sicurezza degli operai, che hanno operato in regime iperbarico con accesso attraverso camere di compensazione a pressione controllata. Sono stati adottati protocolli sanitari avanzati per salvaguardare la salute dei lavoratori.

Per Bari e Taranto, il futuro dell’alta velocità rappresenta una svolta epocale. Il completamento della tratta Cancello–Frasso, previsto entro la fine del 2025, consentirà ai treni ad alta velocità di coprire la tratta Bari–Napoli in 2 ore e 40 minuti. Con l’attivazione completa della linea, si arriverà a Napoli in 2 ore, a Roma in 3 ore e a Lecce e Taranto nella Capitale in 4 ore.

L’attivazione della tratta Napoli–Cancello è attesa per i primi mesi del 2026. La stazione di Napoli Afragola diventerà uno snodo chiave dell’intera infrastruttura, collegando il Mezzogiorno con il Centro e Nord Italia. Il progetto prevede anche l’entrata in funzione di nuove stazioni ad Acerra e Casalnuovo, aumentando la capillarità del servizio in Campania.

Nel complesso, la linea AV/AC Napoli–Bari comprenderà 145 km di nuova ferrovia, 15 gallerie, 25 viadotti e 20 tra stazioni e fermate, integrandosi nel Corridoio ferroviario europeo TEN-T Scandinavia–Mediterraneo, uno degli assi strategici della mobilità continentale. Il progetto è cofinanziato con fondi del PNRR, dimostrando la centralità di quest’opera anche nelle politiche di rilancio economico nazionale.

Per i passeggeri pugliesi, in particolare per quelli in partenza da Bari e Taranto, si preannuncia un cambio di paradigma nella mobilità ferroviaria: tempi ridotti, maggiore comfort e connessioni più efficienti con le principali città italiane. Con la nuova linea, il Sud si avvicina all’Europa.

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