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Il Di Venere si rinnova: nasce il reparto di Ginecologia chirurgica per patologie complesse. Le foto

Dodici nuovi posti letto e tecnologie all’avanguardia per migliorare diagnosi e terapie: il 60% dei ricoveri è ad alta complessità clinica

BARI – All’Ospedale Di Venere di Carbonara si amplia l’offerta assistenziale dedicata alla salute femminile con l’apertura del nuovo reparto di Ginecologia chirurgica, pensato per il trattamento delle patologie ginecologiche più complesse. L’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia, guidata dal dottor Mario Vicino, si arricchisce così di 12 posti letto, dedicati esclusivamente a percorsi diagnostico-terapeutici autonomi rispetto all’Ostetricia, e rivolti a donne con problematiche oncologiche, endometriosi, disturbi del pavimento pelvico e menopausa.

Il nuovo reparto, collocato al settimo piano del padiglione B, è stato completamente riqualificato con un investimento di 1,4 milioni di euro, nell’ambito del programma ex art. 20 della Legge 67/88. Gli spazi sono stati ripensati in funzione dell’ergonomia, della privacy e del comfort, con ambienti moderni e funzionali. Dotazioni tecnologiche avanzate completano l’intervento: isteroscopia, laparoscopia, ecotomografo ginecologico, poltrone dedicate e doppi postazioni per gli esami.

A visitare la nuova area sono stati il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il direttore generale della ASL Bari Luigi Fruscio, il direttore medico di presidio Maurizio Marra e il dottor Paolo Volpe, responsabile del Dipartimento Gestione avanzata rischio riproduttivo e gravidanze a rischio.

“Separare i percorsi tra ginecologia e ostetricia era necessario – ha spiegato Emiliano – per garantire alle pazienti un’assistenza più rispettosa, mirata e di qualità. Questo ospedale diventa punto di riferimento regionale per la salute della donna”. Il modello sanitario integrato della Asl Bari offre una presa in carico completa della persona, dalla fase pre-concezionale fino ai primi momenti di vita del neonato, anche nei casi clinici più delicati.

L’intervento ha previsto anche un investimento di circa 540.000 euro per attrezzature e strumenti diagnostici. Il sesto piano dell’ospedale verrà ora riorganizzato per ospitare le attività legate alla Pianificazione familiare, Chirurgia fetale e gestione delle patologie in gravidanza. Obiettivo: offrire ambienti riservati e supporto psicologico, anche per le situazioni più complesse.

Il dottor Volpe ha sottolineato il valore dell’approccio multidisciplinare: “Ogni paziente è al centro del nostro lavoro, con percorsi personalizzati e ad alta specializzazione”. Il dottor Vicino ha poi evidenziato la crescita dell’attività ginecologica: il Di Venere è oggi uno dei tre centri pugliesi di terzo livello per l’endometriosi, e può contare su ambulatori per menopausa, adolescenza, pavimento pelvico e isteroscopia. In particolare, sono oltre 150 gli interventi laparoscopici per prolasso urogenitale e circa 30 le prestazioni settimanali in isteroscopia ambulatoriale.

Nel 2024 il reparto ha registrato 2.614 ricoveri, di cui 1.298 per interventi chirurgici, in gran parte effettuati con tecniche mininvasive per patologie benigne e oncologiche. Il 60% dei casi trattati riguarda quadri clinici ad alta complessità.

Numeri rilevanti arrivano anche dalla sezione ostetrica: nel 2024 sono stati 2.096 i parti effettuati, con parto in acqua e parto-analgesia disponibili h24 in cinque postazioni dedicate. Complessivamente, le prestazioni ginecologiche offerte dalla struttura sono state 30.186, con un incremento del 30% rispetto all’anno precedente.

Il Di Venere si conferma così uno dei centri più avanzati del territorio, capace di coniugare eccellenza clinica, tecnologia e umanità nell’assistenza alla donna.

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