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10 Luglio 2025 - 06:33
POLIGNANO A MARE - È stata una riflessione sulla memoria e sulla potenza trasformativa della cultura a dare avvio alla XXIV edizione del festival “Il Libro Possibile”, che ha preso il via ieri sera nella suggestiva cornice di piazza Aldo Moro. A inaugurare l’evento, tra i più attesi dell’estate pugliese, è stato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, che ha dialogato con il giornalista Antonio Padellaro, fondatore del “Fatto Quotidiano”.
«Senza i libri – ha dichiarato Emiliano – non sarei quello che sono. Vivo circondato da volumi che hanno su di me un valore quasi feticistico. Il mio libro, L’alba di San Nicola, prende spunto dalla mia esperienza da magistrato e da investigatore ed è ambientato all’inizio del secolo scorso. Spero di completarlo entro ottobre», ha aggiunto.
Il governatore ha poi offerto una riflessione sul ruolo della magistratura nella storia recente del Paese, ricordando come senza il lavoro instancabile dei giudici non sarebbe stato possibile combattere terrorismo, mafia e corruzione. Allo stesso tempo, ha invitato a mantenere sempre prudenza e rispetto delle garanzie, sottolineando l’alto numero di assoluzioni nei processi.
Il festival, dedicato quest’anno al tema “Viva la Vida!”, ispirato al celebre dipinto di Frida Kahlo e alla canzone dei Coldplay, si articola in due tappe principali: dal 9 al 12 luglio a Polignano a Mare e dal 22 al 26 luglio a Vieste, con una coda di eventi fino al 29 luglio.
A scandire le giornate sono oltre 350 ospiti, tra scrittori, scienziati, giornalisti, artisti e imprenditori. Nella seconda serata, grande attenzione per Mario Tozzi, geologo e divulgatore, che ha lanciato un accorato appello per la salvezza del pianeta con Prove tecniche di estinzione (Touring). Sul palco con lui, il comico Dario Vergassola e l’attore Mattia Giordano Tozzi.
A seguire, Roberto Garofoli, già Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha presentato Governare le fragilità (Mondadori), scritto con Bernardo Giorgio Mattarella, in dialogo con Serena Bortone. Il saggio propone una riflessione sulla necessità di un apparato statale efficiente e moderno.
Un momento inedito ha visto il confronto tra il matematico Alfio Quarteroni, fresco vincitore della Medaglia Blaise Pascal, e Giuseppe Stigliano, presidente di Spring Studios. Il dialogo è partito dal libro L’intelligenza creata (Hoepli) e ha esplorato i linguaggi del consumo e i nuovi scenari digitali.
Tra i nomi di rilievo anche Barbara Gallavotti, con Il futuro è già qui (Mondadori), un saggio sull’impatto dell’intelligenza artificiale nella quotidianità, e Marco Tronchetti Provera in un talk dedicato ai “punti di svolta” della società contemporanea, moderato da Stefania Pinna.
Acceso confronto tra Antonio Padellaro e Italo Bocchino: il primo con Antifascisti immaginari (PaperFIRST), il secondo con Perché l’Italia è di destra (Solferino), due visioni opposte che si sono scontrate sul palco in una dialettica serrata, rappresentando le due anime del dibattito politico italiano.
In serata, Gio Evan ha emozionato il pubblico con il suo romanzo Le chiamava persone medicina (Rizzoli), un racconto poetico dell’infanzia e del legame con la nonna, mentre sul Lungomare Domenico Modugno Fabrizio Tatarella ha ricostruito la storia della destra italiana con La destra di governo 1995-2005 (Guerini).
Protagonista anche l’imprenditoria pugliese, celebrata in un incontro con figure di spicco come Francesco Casillo, Giovanni D’Ambruoso, Lucia Forte, Vito Pertosa e Gaetano Frulli.
Il festival ha ospitato poi Carlo Cottarelli con Senza giri di parole (Mondadori), Sergio Rizzo con 2027. Fuga dalla democrazia (Solferino) e Lirio Abbate con I diari del boss (Rizzoli), un’inchiesta che svela aspetti inediti della vita di Matteo Messina Denaro.
Ampio spazio alla sostenibilità con Paolo Taticchi e al cibo come cultura con Oscar Farinetti, autore di Hai mangiato? (Slow Food Editore).
L’universo sportivo è entrato in scena con Demetrio Albertini, affiancato da Peppe Di Stefano e Carlo Pellegatti in un tributo alla storia del Milan e alla figura di Silvio Berlusconi presidente.
In piazza dell’Orologio, tra gli ospiti Dario Vassallo, autore di Il vento tra le mani (IOD), e il senatore Enrico Borghi, che con Sotto attacco (Rubbettino) ha riflettuto sulle minacce ibride alla democrazia.
La riflessione accademica ha trovato spazio con Andrea Prencipe, già rettore della Luiss, autore di Università generativa (Il Mulino), e nel dibattito curato da Maria Casola sulla sostenibilità per comunità inclusive.
Grande partecipazione anche per Carlo Calabrò, Erica Cassano, Luca Mastrantonio e Alae Al Said, voci nuove e consolidate della narrativa contemporanea.
Il programma si è concluso tra emozioni e riflessioni: da Tommy Dibari con una storia sull’adozione, a Erica Mou con un romanzo intimista, fino all’anteprima teatrale di Cosimo Damiano Damato su Piazzolla e Borges.
Le terrazze e i caffè culturali di Polignano si sono trasformati in spazi di incontro, confronto e scoperta, accogliendo anche presentazioni poetiche, saggi storici, biografie sportive e racconti per ragazzi.
Il festival, che proseguirà nei prossimi giorni a Polignano prima di spostarsi a Vieste, conferma ancora una volta la Puglia come crocevia vitale del pensiero contemporaneo, tra letteratura, giornalismo, scienza e arte.
Per consultare il calendario completo e ricevere aggiornamenti in tempo reale è disponibile il sito ufficiale www.libropossibile.com e l’app dedicata, scaricabile per iOS e Android.
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