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Blue economy, alleanza Puglia-Albania-Montenegro per un futuro sostenibile del Sud Adriatico. Le foto

Concluso il progetto B-VISA 2030: firmato un protocollo d’intesa tra i tre partner per rafforzare la cooperazione nel settore marittimo e costiero

BARI – Si è chiuso con un’importante firma il progetto Interreg IPA South Adriatic B-VISA 2030, dedicato allo sviluppo sostenibile della blue economy nell’area del Sud Adriatico. La conferenza conclusiva si è svolta questa mattina nella sede dell’Acquedotto Pugliese, alla presenza dei rappresentanti istituzionali della Regione Puglia, del Ministero dello Sviluppo Economico del Montenegro e dell’Agenzia Nazionale Costiera dell’Albania, i tre partner coinvolti nell’iniziativa.

Il risultato più concreto dei 12 mesi di lavoro congiunto è la definizione di un piano d’azione condiviso, fondato su innovazione, sostenibilità e cooperazione, che delinea le priorità strategiche per il rafforzamento dell’economia del mare nell’area. Ad accompagnare il piano, anche la sottoscrizione di un Memorandum of Understanding (MoU) tra i tre Paesi, che sancisce l’impegno a proseguire la collaborazione anche oltre la conclusione formale del progetto. L’accordo, pur non prevedendo obblighi finanziari, rappresenta una cornice operativa comune per promuovere la formazione, la condivisione dei dati, la visibilità delle iniziative e il coinvolgimento attivo degli stakeholder.

“La firma di questo memorandum segna una svolta concreta per il Sud Adriatico”, ha dichiarato Silvia Visciano, dirigente della Sezione Ricerca e Relazioni Internazionali della Regione Puglia, capofila del progetto. “Innovazione nelle filiere blu, cooperazione transnazionale e sviluppo delle competenze sono elementi centrali della nostra strategia Blue Vision 2030, che oggi si proietta oltre i confini regionali rafforzando il ruolo della Puglia come punto di riferimento nel governo dell’economia del mare”.

Oltre al piano d’azione, il progetto ha prodotto report di analisi sull’impatto della blue economy nei tre Paesi partner e uno studio sulle buone pratiche di governance già sperimentate. L’obiettivo è costruire modelli replicabili anche in altri contesti, stimolando una visione sostenibile e integrata per la crescita del Sud Adriatico.

Durante l’evento conclusivo, Francesca Portincasa, direttrice di Acquedotto Pugliese, ha ribadito l’importanza del ruolo dell’acqua nella cooperazione regionale. “La blue economy non è un concetto astratto – ha affermato – ma una responsabilità concreta che si traduce in infrastrutture resilienti, innovazione ambientale e azioni condivise. L’Adriatico è un ecosistema interdipendente e solo attraverso una governance multilivello e integrata potremo affrontare le sfide del futuro. In questo contesto, l’acqua è sia risorsa che linguaggio comune”.

Il progetto B-VISA 2030 nasce nell’ambito del Programma Interreg IPA CBC South Adriatic e rappresenta una delle prime esperienze operative di implementazione della strategia Blue Vision 2030 messa a punto dalla Regione Puglia. Il know-how acquisito nel percorso partecipativo che ha portato alla definizione di questa strategia è stato messo a disposizione di Albania e Montenegro, accompagnandoli nella costruzione di visioni nazionali di lungo periodo per i settori marittimi e costieri.

L’iniziativa si chiude dunque con un risultato che va ben oltre l’ambito regionale: la costruzione di un’alleanza solida tra i tre Paesi, basata su principi comuni e su un impegno concreto per il futuro dell’economia del mare. Un segnale forte per un’area che intende affrontare le sfide del cambiamento climatico e dello sviluppo sostenibile con strumenti condivisi e una strategia a lungo termine.

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